Tacchio Gaia classe 5^G. Lunedì 9 dicembre noi alunni delle classi quinte D/E/F/G abbiamo deliziato il nostro palato con un cibo sano e genuino tipico della nostra città: le pettole!
Le pettole sono una ricetta della tradizione pugliese delle festività natalizie. Nella nostra città si mangiano la vigilia dell’Immacolata e la viglia di Natale. Le nostre mamme ci hanno detto che si preparano facilmente facendo lievitare un impasto di farina, acqua e sale, dal quale si ricavano delle palline da friggere in abbondante olio ben caldo. Le abbiamo gustate appena fritte oppure avvolte nello zucchero o nel miele, in qualsiasi modo sono sempre squisite!
Noi bambini, per saperne di più, abbiamo intervistato i nostri nonni e le nostre nonne, chiedendo loro come e perché ha avuto origine questa usanza di preparare le pettole. Abbiamo scoperto che novembre era un mese di preparazione religiosa, durante il quale gli andriesi pregustavano le gioie natalizie e organizzavano una festa notturna in onore di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti. Il 22 novembre la banda del paese girava per le vie, di notte, suonando rumorosamente e svegliando i cittadini più pigri; nel paese c’era aria di festa, solo perché doveva suonare la banda, molte persone erano già sveglie. In dicembre ricorrevano le festività di vari Santi, alla protezione dei quali Andria assegnava vari compiti. A S. Eligio il primo dicembre affidava le bestie, che erano portate davanti alla chiesa di S. Nicola dove un sacerdote impartiva la benedizione. Anche S. Nicola, festeggiato il 6 dicembre, era pregato dalle ragazze affinché desse la “buona sorte”. Intanto fervevano i preparativi per onorare l’Immacolata. I nostri nonni avevano gusti semplici, ma salutari perciò nel giorno della vigilia si impastavano (trəmbavənə) “rə petələ” in anticipo a quelle che alla vigilia di Natale si mangiano ancora oggi, seguendo la tradizione. Insomma a Natale un piatto di pettole non poteva e non può mancare sulla tavola degli andriesi!
Oggi le nostre nonne, con i loro racconti, ricordi e le mamme, con la loro disponibilità nella preparazione di questa delizia, ci hanno permesso di “assaporare” l’atmosfera del Natale spesso vissuta da noi bambini come un periodo di festa fatto solo di luci e regali.