Accompagnati dai loro insegnanti, dal Dirigente Scolastico, la professoressa Mariarosaria Napoliello, da alcuni genitori, dagli operatori della Protezione Civile, gli alunni della scuola media “Galvani-Opromolla” sono scesi in piazza Doria lo scorso sabato 16 novembre per unirsi al coro degli studenti italiani e di tutto il mondo che nelle scorse settimane hanno manifestato per il clima e l’ambiente. Tanti gli slogan scanditi dagli alunni, slogan accompagnati da musica, strumenti, letture e cartelloni di loro produzione che hanno catalizzato l’attenzione dei passanti, come voleva appunto essere l’obiettivo della manifestazione. “Salviamo il nostro pianeta”, “Dipingiamo il nostro cuore di verde e facciamolo palpitare per la natura”, “Vogliamo respirare il nostro futuro”, “Studierei il passato se mi assicuraste un futuro”, “Abbiamo cambiato il clima, ora cambiamo noi” tutti slogan incisivi riassumibili in un altro slogan “Noi siamo il futuro del mondo” a testimoniare che soprattutto loro sono sempre più sensibili e attenti ai temi proposti dalla protesta a livello mondiale nei mesi passati. Ad accoglierli in piazza e a condividere con loro questa manifestazione alcune associazioni del territorio da anni impegnate nella lotta all’inquinamento sul territorio angrese, quali Legambiente, Libera, Stay Angri, Alba Vitae ai cui rappresentanti i ragazzi hanno posto alcune domande. L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto “Libriamoci”, il cui tema per le classi della scuola secondaria di primo grado quest’anno è stato proprio la salvaguardia dell’ambiente. Commuovente il momento in cui un gruppo di alunni della scuola ha voluto ricordare, attraverso una lettera, il giovane Tobia Falcone, prematuramente scomparso in seguito ad un incidente. Un evento che ha testimoniato la partecipazione attiva e convinta di ragazzi e ragazze in grado di ragionare e decidere con la loro testa. “Sono contenta di essere stata insieme ai miei studenti e ai miei docenti – ha dichiarato la Dirigente, professoressa Napoliello – Bisogna mantenere viva questa sensibilità e diventare portatori di cambiamento perché la terra in cui viviamo non può aspettare, dobbiamo cambiare”. La manifestazione si è conclusa con una foto di gruppo davanti all’ingresso di Palazzo Doria durante la quale i ragazzi non hanno smesso di scandire i loro slogan.