UN’AQUILA AFRICANA IN EUROPA
Durante l’estate molti uccelli, per il troppo caldo, migrano in Europa. In un caldo giorno di agosto, un’aquila originaria dell’Africa migrò da sola nel nord Europa. Lì si fece alcuni amici, ma delle aquile snob la prendevano in giro per la sua provenienza straniera. A differenza loro, l’aquila africana era magra, per la forte siccità di quei Paesi, e aveva le ali quasi consumate per le tante ore di volo che aveva dovuto affrontare.
« Ma che brutte ali! Non ti vergogni di girare in queste condizioni?»
«Come sei magra! Fai impressione… Nessuno ti vorrà mai come amica!»
«Chi vorrebbe mai volare con una come te!» dissero le aquile europee.
L’aquila era molto triste per queste frasi, queste prese in giro, questi insulti… A tal punto da voler ritornare nel suo paese natale.
Ma la sua migliore amica la fermò subito : «Ma cosa ti salta in mente?! Davvero vuoi tornare a soffrire là, senza acqua né cibo, per delle aquilette ignoranti?» le chiese.
L’altra rispose: «Non ce la faccio più. Sono insopportabili. Almeno là mi accettano così come sono…
Rideranno sempre di me, non la smetteranno mai.»
«Loro ridono di te perché sei diversa, giusto?» disse l’amica.
«Giusto…» rispose l’aquila con le lacrime agli occhi.
«Allora tu ridi di loro, perché sono tutte uguali!»
Le due si abbracciarono. Così, l’aquila decise di restare con la sua amica in Europa.
Le risatine da parte delle più antipatiche continuavano, ma l’aquila non ci dava più peso, perché sapeva che le persone ignoranti, se non hanno il desiderio di cambiare e migliorare, resteranno ignoranti per sempre.
Questa favola è ambientata nel mondo di oggi e sottolinea l’importanza di comprendere e accettare chi è considerato “diverso” da noi solo perché proviene da un altro paese, parla un’altra lingua e possiede una differente cultura.
Giorgia Calì
classe IN