//La violenza sulle donne vista dagli occhi di una ragazza

La violenza sulle donne vista dagli occhi di una ragazza

di | 2019-11-28T21:42:00+01:00 28-11-2019 21:39|Alboscuole|0 Commenti
Di Adriana Pastore – Classe III sez. L La violenza sulle donne! Quale argomento migliore da trattare in questo periodo ? Il 25 novembre 2019,come tutti gli anni dal 1999 ricorre la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Questa ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ‪il 17 dicembre 1999.La scelta del “25 novembre “ non è stata affatto una scelta casuale: lo stesso giorno del 1960 furono uccise le tre ‪sorelle Mirabal ,attiviste politiche della Repubblica Domenicana. In quel giorno le sorelle, mentre si recavano in carcere per trovare i loro mariti, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di Informazione Militare che le portarono in un luogo nascosto. Qui furono torturate, stuprate, massacrate a colpi di bastone e strangolate a bordo della loro auto. Tra loro c’era un’altra sorella, l’unica sopravvissuta, che ha dedicato la sua vita ad onorare il ricordo delle sorelle. Dopo questa breve introduzione informativa ho voglia di parlare della violenza sulle donne dal punto di vista di una donna, o meglio, di una ragazza, un’adolescente. Penso che la violenza si manifesti soprattutto nelle piccole cose. Ora mi rivolgo alle adolescenti! Quante volte sentiamo dire dalle nostre coetanee che non possono uscire in gruppi dove ci sono ragazzi di entrambi i sessi perchĂ© i loro “ragazzi” sono gelosi? Quante volte ci sentiamo giudicate dai ragazzi perchĂ© non possediamo tutte le caratteristiche che vorrebbero e quindi semplicemente perchĂ© siamo diverse? Quante volte piangiamo nella nostra stanza perchĂ© siamo state classificate tra quelle piĂą “sfigate” e “brutte” dell’istituto, magari proprio dal ragazzo che ci interessava? Quante volte si fanno delle superficiali classifiche su di noi per giudicarne l’aspetto fisico …SOLO l’aspetto fisico ? Quante volte ci danno degli appellativi che evidenziano quelli che noi reputiamo i nostri piĂą grandi difetti? Quante volte cerchiamo di renderci piĂą carine agli occhi degli altri e di noi stesse e invece quando usciamo di casa non fannLa violenza sulle donne. Quante volte cerchiamo di renderci piĂą carine agli occhi degli altri e di noi stesse e invece quando usciamo di casa non fanno altro che sminuirci, insultarci ed evidenziare ciò che non ci piace di noi? Quante volte ci danno delle “poco di buono”,seppur siamo ancora così giovani, soltanto perchĂ© indossiamo una minigonna o un qualsiasi cosa “fuori dalle righe”? Ecco! Se ad ogni domanda posta precedentemente rispondiamo “tante” possiamo caratterizzare queste “piccole cose” – che poi magari tanto piccole non sono – come forme di violenza psicologica che ogni giorno subiamo. Questa è probabilmente la forma di violenza piĂą comune e anche quella di cui se ne parla di meno, nonchĂ© quella piĂą difficile da riconoscere .Personalmente, tante volte mi sono sentita vittima di questo tipo di violenza abusata nei miei confronti anche da coloro che ritenevo “amici”, ma dico felicemente che ho superato tutto, eliminando quelle persone tossiche dalla mia vita. Ecco, per me questo è il miglior modo per reagire alla violenza: essere forti e parlarne, ma soprattutto ripetersi continuamente che la colpa non è nostra ma di chi abusa della nostra fragilitĂ . Tale “reazione” si dovrebbe avere anche nel caso di un altro tipo di violenza, quella di cui piĂą si parla: la violenza fisica. Se parliamo di violenza fisica, parliamo dell’uso di qualsiasi azione finalizzata ad aggredire fisicamente la vittima. Anch’essa si manifesta nelle piccole cose: parliamo di violenza fisica giĂ  dal primo schiaffo, dalla prima spinta, dai primi pugni ,dati generalmente dalle persone che riteniamo propri partner e crediamo ci amino. Con violenza fisica ci si riferisce anche a molestie ,abusi sessuali e stupri che come ogni altro tipo di violenza contro le donne sono ritenuti violazione dei diritti umani. Quanta rabbia mi fa sapere che ci sono “uomini”, se tali si possono definirli, che abusano della fragilitĂ  fisica delle donne, per imporsi su di loro o a volte per puro piacere personale. Io penso che non ci sia modo migliore per dimostrare il proprio limite mentale e la propria debolezza interiore. Vorrei concludere questa mia raccolta di pensieri e informazioni con una frase di Gilles Vigneault che rappresenta al meglio il mio pensiero : “La violenza è una mancanza di vocabolario”