L’argomento che mi accingo a trattare è per me di particolare interesse, in quanto riguarda un tema sociale molto attuale e, purtroppo, riguarda la fascia di eta’ che mi appartiene, ovvero l’adolescenza.
L’argomento e il bullismo, che negli ultimi anni si è trasformato anche in cyberbullismo.
Cosa è il bullismo? Il bullismo è una forma di violenza che puo’ essere sia fisica che verbale ed e’ puramente intenzionale, ovvero chi la pratica e’ consapevole di quello che sta facendo. Questa forma di violenza e’ ripetuta costantemente nel tempo, abbraccia sia gli individui di sesso maschile che quelli di sesso femminile e provoca danni psicologici e tavolta fisici molto gravi. Basti pensare che qualche mio coetaneo si e’ tolto la vita oppure ha subito danni fisici gravissimi (vedi aggressione metropolitana di Chiaiano). Ovviamente, questi atteggiamenti violenti li subiscono gli individui piu’ deboli, piu’ introversi, incapaci di difendersi i quali vengono facilmente individuati dai bulli.
Cerchiamo ora di capire chi e’ il bullo e il suo profilo psicologico.
Il bullo e’ un perdente, un vigliacco, e’ un essere, che si sente gratificato solo facendo del male agli altri e quasi sempre ha alle spalle dei problemi familiari. Quindi una persona molto fragile.
Invito tutti quanti a guardare il film di Julia Roberts “Wonder”, che oltre a mostrare gli atteggiamenti aberranti del fenomeno bullismo, ne da’ anche la soluzione.
In ogni classe io metterei l’immagine “del divieto di bullismo” cosi’ per sensibilizzare alunni e docenti. Inviterei tutti i genitori a monitorare le attivita’ informatiche dei propri figli per colpire sul nascere il cyberbullismo ovvero lo stolking che i bulli fanno sui social, in quanto il fenomeno risulta essere piu’ lesivo delle altre forme perche’ avviene pubblicamente provocando nella vittima un pesante sentimento di disistima che innesca nella persona un grave complesso di inferiorita’.
Io sono del parere che il bullo va aiutato a fargli comprendere i propri sbagli, a fargli capire dei danni che provoca e conseguentemente a fargli fare un percorso di psicoterapia comportamentale perche’ il bullo e’ anch’esso una vittima.