di Francesco Caruso – 5^A – Gli allievi delle classi 5^A, 5^B e 5^C del Liceo Scientifico “Ettore Majorana” di Sessa Aurunca hanno partecipato, il giorno 28 settembre a Caserta, all’ Edizione 2019 della Notte Europea dei Ricercatori, un’iniziativa della Commissione Europea partita nel 2005 che coinvolge migliaia di istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L’obiettivo è quello di coinvolgere studenti e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi comprendono: esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. L’Italia ha aderito subito all’iniziativa europea con una molteplicità di progetti che ne fanno tradizionalmente uno dei paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul territorio. Quest’anno la manifestazione ha visto protagonista anche il progetto B-Future. Esso offre la possibilità di incontrare giovani ricercatori, scienziati ed esperti coinvolti in programmi europei e a livello internazionale. Lo scenario scelto è quello di un’immaginaria macchina del tempo, che attraversa la storia umana per seguire le idee innovative, dalla loro nascita agli sviluppi tecnologici che ne sono derivati e che hanno fatto della scienza una componente indispensabile e presente in tutti gli aspetti della vita dei cittadini. Non tutti sanno che B-Future è un progetto promosso dall’IRCCS Neuromed e dalla Fondazione Neuromed.
Gli allievi del Majorana hanno assistito a molti progetti e dimostrazioni scientifiche per tutta la mattinata in uno dei piazzali situati all’interno della splendida cornice della Reggia di Caserta. Una volta arrivati nel luogo della manifestazione, sono stati divisi in due gruppi omogenei per visitare stand di vario tipo. Ogni ricercatore esponeva il proprio lavoro in modo coinvolgente e appassionante, tenendo viva l’attenzione e la curiosità di noi studenti. Le tematiche affrontate erano molteplici: buchi neri, raggi ultravioletti, onde gravitazionali, sonde spaziali, tutte accomunate da un’unica parola: “progresso”. È proprio il progresso infatti il vero protagonista del progetto B-Future, una parola che indica la voglia dell’uomo di progredire e di fare il massimo, affinché le generazioni future possano vivere meglio. Al termine della mattinata, gli studenti erano entusiasti per l’esperienza appena vissuta e affascinati dalle nuove scoperte su cui i ricercatori hanno lavorato e su cui continueranno a lavorare. Un sentito ringraziamento va alle professoresse di Matematica, Fisica e Scienze: Ragona Rosanna, Lepore Luigia e De Biase Vincenza che, grazie al loro impegno organizzativo, hanno consentito lo svolgimento della straordinaria uscita didattica.