//Un incontro con il Vescovo Piazza

Un incontro con il Vescovo Piazza

di | 2019-10-23T18:51:45+02:00 23-10-2019 15:11|Alboscuole|0 Commenti

di Vincenza Palmese e Ludovica Di Donato

  • 4^ D – 

Il giorno 22 Ottobre 2019, in occasione della Visita Pastorale, nel giardino del liceo classico, gli allievi dell’Istituto “Agostino Nifo” hanno incontrato S. E. Monsignor Orazio Francesco.

L’ampio cortile pullulava di giovani, alcuni timidi ascoltatori, altri più audaci e pronti a porre domande al Vescovo personalmente, ma tutti catturati dalla sua maniera di interagire, dalla sua voce suadente e persuasiva, dal suo sorriso e, soprattutto, affascinati e conquistati dalla sua smisurata cultura.

L’evento è stato impreziosito dalla melodia di brani eseguiti dagli alunni del liceo musicale, tra i quali  “Che sia benedetta”, di Fiorella Mannoia, inno all’unicità e allo splendore della vita umana. Uno dei punti cruciali di cui si è discusso con Monsignor Orazio Francesco, in effetti, è stato quello della morte indolore: l’eutanasia. Tale parola deriva dal greco εὐθανασία, letteralmente “buona morte”, e  oggi connota l’ intervento medico che pone fine all’agonia di un malato terminale. L’eutanasia, universalmente conosciuta anche come “suicidio assistito”, può essere passiva o attiva: nel primo caso, il medico  si astiene dal fornire le cure necessarie, nel secondo, invece, lo stesso causa direttamente la morte del paziente.

Nel mondo classico il suicidio non era un tabù, ma piuttosto una possibilità, ognuno aveva la facoltà di disporre della propria vita come meglio credesse. La filosofia stoica, per esempio, sosteneva la dottrina della giustificabilità del suicidio qualora le condizioni contrarie all’adempimento del dovere avessero prevalso su quelle ad esso favorevoli.

E’ stato dunque chiesto al Vescovo  il suo pensiero riguardo questo importante tema e, a dirla tutta, la sua risposta non ha destato stupore. Da uomo giusto, Sua Eccellenza ha affermato che la vita è il bene più prezioso dell’umanità, un regalo talmente grande e irripetibile che andrebbe preservato a ogni costo. Egli ha sostenuto che i medici sono naturalmente inclini a impiegare tutte le proprie forze a difesa della vita e devono agire sempre verso il raggiungimento di tale obiettivo.

Altra tematica affrontata è l’emergenza “ambiente”. “L’uomo prima consuma i beni, poi consuma se stesso”: queste le parole del Vescovo su una questione che riguarda, ormai,  l’intera umanità. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, le catastrofi non sono più un evento eccezionale e colpiscono qualunque parte del pianeta: nessuna zona può sentirsi al sicuro. Tutti siamo a conoscenza che la conformazione naturale di interi paesi, di numerose zone della terra, è stata radicalmente cambiata dalle forze della natura e dai cosiddetti “eventi estremi”, anche se di “estremo” non c’è più nulla, dal momento che sono all’ordine del giorno.

“La morte della natura non è che un’anticipazione della morte dell’uomo stesso”- ha aggiunto S.E.

E’ necessario, pertanto, sensibilizzare tutte quelle persone che ancora sottovalutano il problema ambientale, compiere gesti che possono sembrare scontati ma che al contrario sono azioni importanti: una giusta raccolta differenziata, la limitazione del consumo di plastica… Gli astronauti giunti sulla Luna hanno avuto modo di confrontare la desolazione del satellite con la straordinarietà del nostro pianeta:“Non rendiamo la Terra un luogo deserto e privo di colori!”

La giornata si è conclusa con un appello rivolto da S.E. a noi giovani: diverse vite sono state spezzate a causa del consumo di alcool e droga o semplicemente per sfiorare i 180km/h. “Bisogna divertirsi, ma con prudenza e giudizio”.