Di AURORA STRIPPOLI e VITO BUONAMICO – Signor Achille, di chi è figlio?
Sono figlio della dea Tetide e padre Peleo.
Dove è vissuto?
Come tutti sanno, sono vissuto in Grecia.
Con chi si è arrabbiato durante la guerra di Troia e perché?
Mi sono arrabbiato con Agamennone perché lui mi sottrasse la mia schiva Briseide e io allora decisi di non combattere più a fianco dei Greci.
Ci parli di Pàtroclo . . .
Pàtroclo era un mio caro amico e decise con molto coraggio di prendere il mio posto, perciò io gli cedetti la mia armatura. Però, purtroppo, non riuscì a vincere il duello con Ettore e morì. Io mi dispiacqui molto e decisi di ritornare in campo per vendicarmi.
Come è andato il duello con Ettore?
Io ero molto arrabbiato e Ettore, in un primo tempo, iniziò a scappare, però venne ingannato dalla dea Atena che gli apparve sotto le sembianze di suo fratello. Così Ettore, credendo di non essere da solo a combattere, decise di affrontarmi. Io allora presi la lancia e lo colpii al collo, uccidendolo.
Come è andato, invece, l’incontro con Priamo?
Priamo venne nel campo greco e mi supplicò di restituirgli suo figlio; io inizialmente dissi di no, ma poi mi ero così commosso alle sue parole che gli consegnai il corpo.