di Mattia Esposito e Andrea Romano IIIB
Quando si parla di inquinamento e di politiche ambientali, il nostro pensiero va, soprattutto in quest’ultimo periodo, a Greta Thunberg.
Ma chi è mai questa giovane eroina dei nostri tempi?
“Greta Thunberg è un’attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È nota per le sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag, il parlamento nazionale del Regno di Svezia a Stoccolma, con lo slogan Skolstrejk för klimatet (Sciopero scolastico per il clima).”
Queste le parole su di lei utilizzate da Wikipedia,enciclopedia libera,
Ma cerchiamo di conoscere in modo più approfondito la sua storia e la sua battaglia.
Il 20 agosto 2018 Greta, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma (come fosse il primo anno della scuola superiore italiana), ha deciso di assentarsi dalle lezioni ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l’orario scolastico fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. Questa sua decisione è nata dalla volontà di contrastare le eccezionali ondate di calore e di incendi boschivi che hanno colpito,con una violenza senza precedenti , il suo paese durante quell’estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica,così come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Da allora non si è mai fermata, diventando la testimonial di una campagna che sembra acquisire forza giorno dopo giorno e che si propone di andare avanti finché non saranno messe in atto le misure per il contenimento del riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C di aumento previsti dagli accordi di Parigi.
Dobbiamo ricordare che lei è nata nel 2003 quindi, quando ha iniziato la sua lotta, aveva solo 15 anni.Va detto che, soprattutto allora,buona parte dei ragazzini della sua età, ignorava completamente il problema ambientale.
Ma le sue parole e le sue azioni hanno lasciato il segno . Purtroppo, come tutti gli eroi , anche lei ha dei nemici e detrattori. Infatti, le sono state rivolte diverse critiche da più parti in molti paesi europei. Anche alcune testate giornalistiche l’hanno ridicolizzata e derisa per il suo impegno ambientale. Addirittura il quotidiano “Libero” ha scritto in prima pagina:”La rompi***** va dal papa”, riferendosi all’incontro tra il Pontefice e Greta.
C’è chi sostiene che Greta sia solo un burattino strumentalizzato dagli ambientalisti, altri ancora ritengono che il problema dell’ambiente non ci sia e che Greta ne approfitti solo per avere popolarità. C’è chi invece consiglia di non darle credito, poiché è solo una ragazzina.
Ma,a nostro avviso, è proprio in questo che sta la forza di Greta! Ciò che la rende davvero speciale è che lei, una teenager, invece di dedicarsi ai social e alle inezie che caratterizzano la vita di buona parte degli adolescenti, ha deciso di dedicare la sua gioventù alla salvezza del nostro ambiente.
Certo sono molti i ragazzi sensibili a tale problematica, ma solo lei ha avuto il coraggio di presentarsi , piccola com’è,dinanzi al mondo intero a protestare.
Dunque un esempio per noi giovani che non possiamo più stare a guardare. Per salvare l’ambiente anche noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa. Le grandi battaglie sui trattati politici e sulle produzioni industriali lasciamole ai governi e alle organizzazioni internazionali, ma noi possiamo dare un nostro contributo a non inquinare, in tantissimi modi. Per esempio molte persone buttano l’olio per friggere nel water, ma sbagliano, infatti, potremmo utilizzare i contenitori appositi che si trovano nell’ isola ecologica. Così come basterebbe spostarsi maggiormente a piedi o con i mezzi pubblici ed ancora prestare particolare impegno alla raccolta differenziata.
Tantissimi sono stati i giovani che,in tante città del mondo,hanno partecipato allo sciopero del clima di venerdì 27 settembre per chiedere a gran voce un intervento concreto della politica per salvare il pianeta.
Insomma noi ragazzi dobbiamo esserci ,sempre e comunque, dobbiamo fare sentire la nostra voce, poiché questo nostro maltrattato mondo ci appartiene e dobbiamo difenderlo.
Come sosteneva Madre Teresa di Calcutta: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.”