REBECCA GIBALDO – A Licata celebriamo molte festività: una molto importante, che attira molta gente da altre parti della Sicilia, è la Settimana Santa. L’itinerario spirituale si apre con la processione della Madonna Addolorata e culmina con la Commemorazione del Venerdì Santo, in una combinazione di religiosità, folklore e credenze popolari, che coincide con l’inizio della primavera. Dopo la Messa, la Madonna Addolorata esce dalla Chiesa di Sant’Agostino, nel borgo della Marina. E’ una festa leggendaria, a cui partecipano moltissime persone, specialmente pescatori, navigatori e marinai. Dalla chiesa la statua della Madonna viene portata in processione per tutto il paese e, il pomeriggio, viene deposta nella Chiesa Madre, dove resta sino alla Domenica delle Palme e poi viene riportata nella chiesa di origine.
Il secondo giorno della settimana santa è il Mercoledì santo, dove per le vie di Licata esce la statua del Cristo alla colonna, si continuano le feste con il Giovedì santo, nel quale c’è la lavata dei piedi in ogni chiesa ed esce per le vie anche la confraternita del Cristo.
Il giorno più emozionante è il venerdì santo nel quale si rappresenta la crocifissione del Cristo, la sera il Cristo viene sceso dalla croce e messo in una lettiga. E infine c’è la Pasqua, dove la sera esce la statua di Gesù con il mondo in mano. Questa festività è un’attrazione per i turisti, ma è soprattutto la testimonianza della fede del popolo licatese.