Molte persone si chiedono come è fatto il mondo dei non vedenti, come vivono il loro quotidiano, come superano gli ostacoli che incontrano giorno dopo giorno nel loro cammino.
Io, in quanto persona non vedente, vorrei parlarvi di questo mondo che, a voi che vedete la sua luce e i suoi colori, a volte risulta un mondo brutto, che presenta momenti difficili da superare. Invece per noi non vedenti questo è un mondo speciale perché tutto ciò che noi non vediamo con i nostri occhi lo percepiamo con la luce che ci trasmette il nostro cuore.
Quella luce, quella luce è così splendente che illumina i nostri passi e ci aiuta ad andare avanti nella nostra vita con forza e coraggio. Mi chiamo Lucia. Sono entrata a far parte di questa dimensione 8 anni fa, incontrando nella mia vita tante difficoltà che non avrei mai pensato di riuscire ad affrontare, ma che ho superato con l’aiuto dei miei familiari, con i miei nuovi amici e con l’aiuto di Dio.
Noi persone non vedenti, unendo le nostre forze e formando una catena, riusciamo a percorrere strade fatte di rupi e sassi.
Con il nostro tatto, con il nostro olfatto, con il nostro gusto riusciamo persino a preparare pranzetti prelibati, siamo capaci di usare il computer e i telefoni che, muniti di un’applicazione di sintesi vocale ci permette di comunicare con altre persone traducendo in suoni la scrittura e viceversa. Molto spesso organizziamo cene al buio invitando a questo evento persone vedenti per far loro sperimentare le sensazioni che prova una persona che non vede.
Già dopo la prima volta che cenammo insieme, abbiamo ricevuto testimonianze positive. Le persone che hanno partecipato, hanno testimoniato che, quando si sono ritrovate in quella stanza buia si sono immedesimate nella nostra condizione, in quel mo-mento hanno provato tanta paura e tanta incertezza perché non riuscivano a capire dove si trovavano e non riuscivano a vedere tutto ciò che era in quella stanza.
Però quando hanno realizzato di essere di fronte ad una tavola imbandita si sono divertiti tanto: con il loro tatto hanno potuto intuire cosa c’era sulla tavola, e con il loro gusto e il loro olfatto hanno potuto capire cosa stavano mangiando.
Alla fine della cena sono usciti da quella stanza con sensazioni diverse da quelle che avevano provato prima di entrare e hanno potuto capire che il mondo dei non vedenti non è un mondo triste come si crede, ma è un mondo fatto da emozioni belle, tanta immaginazione e tanta curiosità.
Nella nostra vita ci sono degli amici molto particolari, sono i nostri cani che guidano i nostri passi e ci proteggono da tutti i pericoli; Dio ci ha privato della vista ma ha lasciato nel nostro cuore serenità, tranquillità e tanti sorrisi che cerchiamo di donare a coloro che incontriamo.
Attualmente sto vivendo una bella esperienza che mi rende felice e orgogliosa di me stessa: sto frequentando la terza classe dell’Istituto Alberghiero “Mancini” dove ho conosciuto persone davvero meravigliose che non mi hanno fatto pesare la mia diversità; con loro ho potuto capire che ho tante capacità e interessi che non sapevo di avere e per questo le ringrazio di vero cuore.
Se questa esperienza ha arricchito me, anche i miei compagni e professori sono venuti in contatto con un mondo sconosciuto vedendo con i propri occhi gli obiettivi che un non vedente può raggiungere.
LUCIA RUSSO 3 A SERALE