Io credo che le conoscenze nate in rete abbiano i loro pregi e i loro difetti. Per esempio, dietro gli account dei social ci può essere qualsiasi tipo di persona. Le conoscenze si possono accettare, secondo me, quando le persone coinvolte cominciano a incontrarsi e conoscersi nella vita reale e non dietro lo schermo. Numerose relazioni virtuali hanno funzionato anche nella vita quotidiana, ma molte si sono rivelate grosse delusioni. Secondo lo psichiatra Fausto Manara, “Attraverso le chat, i social network, i blog e i newsgroup, il numero di innamorati virtuali aumenta ogni anno del 20-30% tanto che, secondo le stime, nel 2025 il mondo occidentale vedrà nascere una coppia su tre da un incontro in rete”. Molte persone credono che affezionarsi a qualcuno che si trova dietro lo schermo sia più facile di incontrarla di persona ed è vero. Però c’è anche un’infinità di persone che, dando informazioni o foto personali su Internet, hanno avuto delusioni, oppure alcune sono arrivate fino al suicidio. La psicologa Beth Doll spiega che molte volte i social network sono utili ad alcuni adolescenti per aprirsi e non stare rinchiusi in se stessi. Un altro psicologo, di nome Turkle, ha scritto, dopo quindici anni di ricerca basata sull’osservazione dei bambini e delle interazioni degli adulti con la tecnologia, il libro “Alone together” dicendo che stiamo perdendo il significato della voce umana. Dietro lo schermo non tutti sono onesti e alcune persone sfruttano questo vantaggio per giocare con i sentimenti. Si dovrebbe essere molto attenti con le amicizie e con gli amori online, perché attraverso la disonestà certi individui rovinano la vita degli altri. Il furto d’identità è uno dei rischi più grandi che si corrono sui social.
Io non sono né pro né contro le conoscenze in rete, penso solo che, se si è molto attenti nell’uso dei social, non si corrono rischi.