La classe 3^A è composta di alunni che hanno fatto delle esperienze di studio all’estero interessantissime. Noi abbiamo pensato di intervistare uno di loro per conoscere delle realtà diverse, lontane dalle nostre. Eravamo curiosi di sapere l’orario di ingresso e di uscita da scuola, come e quando vengono usati il computer o gli altri dispositivi in classe, quali sono le differenze principali tra la nostra scuola e quella frequentata precedentemente, quali provvedimenti disciplinari vengono presi…
Il racconto che abbiamo raccolto è davvero interessante.
Alessandro (Inghilterra)
La scuola da cui provengo si chiama Isleworth Town Primary School (http://www.isleworthtown.hounslow.sch.uk/). Ho frequentato la prima e la seconda classe della Scuola Primaria qui in Sardegna e sono rimasto a Londra fino alla metà della sesta.
Entravo alle 9:00, uscivo alle 15:00 e non andavo il sabato.
La scuola a Londra era molto bella perché si poteva mangiare fuori. Si facevano i corsi di recupero solo per gli alunni che erano indietro nelle lezioni.
In Inghilterra esiste la bocciatura.
Le lingue straniere da me studiate erano il francese e lo spagnolo. Non ho studiato l’italiano perché non si studia nella Primary.
Visto che noi entravamo a scuola alle 9:00 e uscivamo alle 15:00, le visite guidate potevano durare massimo fino alle 16:00. Si visitavano musei e luoghi di interesse non troppo lontani.
Nella mia classe le punizioni non erano severissime. Avevamo un tabellone molto grande e, ogni volta che qualcuno faceva qualcosa di sbagliato, si metteva un piccolo segno sul suo nome. Quando si arrivava a dieci segni, si subiva il timeout: durante la ricreazione non si poteva né uscire né giocare e si restava dentro l’ufficio del preside a fare una scheda e a scrivere cosa era stato fatto di sbagliato e come si poteva migliorare.
Ho potuto partecipare ad attività sportive e corsi extracurricolari al pomeriggio.
Ogni anno veniva data una scheda che presentava delle opzioni: Sport, per esempio calcio e basket, attività tecnologiche come Minecraft, molte altre attività tra cui si poteva scegliere. Ogni attività poteva avere un numero limitato di alunni. Quindi, se non si veniva inseriti in un’attività, si doveva aspettare fino all’anno successivo. Nei tre anni sono stato fortunato perché un anno, in quinta, sono riuscito a fare Minecraft che tutti chiedevano di fare.
Per quanto riguarda la Tecnologia, nella mia classe di Londra si usava il computer per realizzare delle attività, per esempio una presentazione. Oltre al pc, si poteva usare anche il tablet, anche se, in realtà, lì si usava meno di quanto non si usi a Sestu.
Sofia Cristiano, Nicola Brughitta, Alessandro Garau, Classe 3^A, Scuola secondaria di Primo grado