“Un sacchetto di biglie” è un film tratto dalla storia vera di due giovani fratelli ebrei che, nella Francia occupata dai tedeschi, con astuzia e coraggio riescono a sopravvivere alle torture naziste e a ricongiungersi alla famiglia.
Il regista Christian Duguay ci farà vivere una straordinaria storia tratta dal romanzo di Joseph Joffo che ha venduto milioni di copie: un emozionante racconto dell’ olocausto visto con gli occhi di un bambino. E’ proprio questa la bellezza del film che consiglio a tutti di andare a vedere. Lo sguardo non è quello di un adulto ma di un bambino che improvvisamente si trova ad affrontare una tragedia con suo fratello Maurice, per raggiungere la zona della Francia libera.
Prenderanno strade difficili, incontreranno persone simpatiche ma anche altre che non li aiuteranno. Quando gli americani sbarcano in Francia, i tedeschi fuggono e i due ragazzi sono finalmente liberi di ricongiungersi con la propria famiglia. Quando si è piccoli come Joseph il mondo sembra grande e difficile da capire. Tutto ciò di cui si ha bisogno è un semplice sacchetto di biglie con cui giocare con gli amici. Ma basta altrettanto poco, una stella cucita sulla giacca, per capire che tutto sta cambiando. L’ importante ora diventa salvarsi, trovare il coraggio e resistere.
La spensieratezza lascia spazio alla paura e quando tutto finisce ormai i due ragazzi sono diversi, il mondo che un tempo sembrava grande rispetto a una piccola biglia è diventato improvvisamente piccolo perché i due ragazzi sono diventati grandi e l’ unica cosa che resta è una piccola biglia blu.
Guardando questo film tornano in mente gli anni terribili della guerra e anche noi ragazzi d’oggi possiamo farci un’ idea di quello che è successo. In 100 minuti di film il regista ci racconta esattamente la storia che Joffo racconta nel suo romanzo accompagnando tutto con una bellissima colonna sonora.
Danilo Casulli
Sito di riferimento: www.pianetamamma.it/il-bambino/sport-e-tempo-libero/un-sacchetto-di-biglie-film-recensione.