//Matera “Open Future”

Matera “Open Future”

di | 2019-05-29T16:44:32+02:00 27-5-2019 12:00|Alboscuole|0 Commenti

                                    L’ultima esperienza di viaggio insieme…

Venerdì 17 maggio 2019. Prima della fine dell’anno scolastico e del triennio in questo istituto, noi studenti delle classi, 3D,3E e 3H del Comprensivo “D’Azeglio-De Nittis”, accompagnati dai nostri docenti di Lettere, di Arte e di Scienze,  abbiamo trascorso una giornata  all’insegna del divertimento e della vera amicizia  a  Matera, “Capitale europea della cultura 2019”. Arrivati a destinazione, una guida ci attendeva  per  accompagnarci  in un  percorso di conoscenza  in quella che è nota nel mondo come “Città dei Sassi”, un sito plurimillenario che affonda le radici  nella storia della Terra e  ne fa  una delle città, ancora abitate,  più antiche del mondo. Matera è divenuta famosa per  i Sassi  e per la  storia della sua  popolazione,  una vita  fatta  di dolore, fatica, sacrifici,  vissuta per secoli  all’interno di case-grotta umide, fredde d’inverno, acqua piovana raccolta nei pozzi, cibo scarso e mortalità infantile elevata. Questo è uno dei motivi per cui Matera era stata definita la “vergogna italiana” nel secondo dopoguerra. Abitare nei sassi non era un modo dignitoso né civile di vivere.  Nel corso degli anni Cinquanta e  Sessanta la situazione della popolazione materana fu posta al centro della questione meridionale e da quel momento in poi tutto è cambiato : Matera si è evoluta e riscattata fino ad ottenere l’ambito riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco prima,  e  l’attribuzione del  prestigioso titolo di “Capitale europea della cultura  2019”.  A farci compagnia,  durante la visita della città,  alcune sculture del grande artista surrealista Salvador Dalì , esposte tra i sassi, all’aria aperta: installazioni gigantesche, fantastiche e affascinanti, riproduzioni fedeli delle opere  del maestro catalano,  come “Il pianoforte e la ballerina”, “L’elefante cosmico” e “L’orologio molle”… Una pausa pranzo meritata in un ristorante del luogo “Genuino”, di nome e di fatto, tra scambi di  opinioni e di pensieri sulla giornata che stavamo trascorrendo insieme ai compagni e ai nostri amati professori … e poi  di nuovo  “un tuffo” nel centro storico, per visitare le chiese rupestri, antiche e suggestive, scavate nella grotta . Proprio all’interno del complesso Rupestre  di Santa Maria delle virtù e San Nicola dei Greci,  un ologramma di Salvator Dalì  invitava  gli ospiti a visitare gli ambienti in cui erano esposte le sue  opere d’arte :  sculture grandi e piccole, illustrazioni, quadri, opere in vetro Daum e in bronzo con fusione a cera persa, arredi e accessori stravaganti dell’artista, oltre duecento opere autentiche, collocate in un luogo suggestivo e affascinante,  lungo  un percorso multi-sensoriale  fatto di immagini, colori, emozioni davvero magico, coinvolgente….sorprendente! Un’esperienza indimenticabile vissuta  tra bellezze naturali, arte e storia, in grande armonia con noi stessi e con il mondo.   Francesca Antonucci,  Raffaella Filannino  3D Foto della 3E