- Grano duro macinato 300g
- Ceci secchi 250g
- Aglio 2 spicchi
- Peperoncino ½
- Sale q.b.
- Olio di semi di arachidi 250ml
- Alloro 2 foglie-
- Cipolle una
- Olio extra vergine d’oliva q.b.
- Pepe q.b.
La storia di questo piatto è davvero antica, il poeta latino Orazio ne parla già nelle sue satire scritte tra il 35 ed il 30 a.C. Egli descriveva la minestra di ceci, porri, lagane intendono con quest’ultima parola, probabilmente, una pasta sfoglia simile alla nostra attuale pasta. La Tria è un formato di pasta trafilata al bronzo, la storia di questo formato è davvero antica. Il termine “Tria” deriva alla lingua araba “Ytria” che indicava appunto la pasta secca, simile ad una tagliatella di una larghezza di circa 2 cm, questo si è, poi, diffuso nel Salento, oltre che in Sicilia, ed è stato abbinato appunto a questo piatto. Oggi nei menù delle trattorie e dei ristoranti salentini è possibile gustare, in ogni momento dell’anno, quello che è considerato uno dei piatti tipici della tradizione salentina. Il 19 Marzo, giorno della festività di San Giuseppe, è la principale portata delle grandi tavolate familiari.
INGREDIENTI: