- L’icing wind tunnel (IWT), che è un laboratorio che simula bassissime temperature, come quelle che ci sono nelle quote superiori della troposfera.
- La galleria ipersonica al plasma (PWT) che è il luogo dove si fanno esperimenti sul rientro in atmosfera dallo spazio, quindi ad altissima velocità e temperatura. In realtà le gallerie sono due: Ghibli la più piccola e Scirocco lunga diversi chilometri. Quest’ultima, ogni volta che viene attivata, richiede un fabbisogno energetico elevatissimo pari a quello che richiederebbe l’intera città di Caserta nell’orario di punta.
- Il laboratorio d’impatto delle strutture aerospaziali (LISA), che è quello in cui vengono effettuati degli esperimenti chiamati crash test, per verificare la resistenza all’impatto degli aeromobili. Grazie a questo laboratorio sono stati simulati gli impatti sul suolo marziano.
di Anna De Fusco (4^B) – Ampliare le conoscenze teoriche è sempre una buona idea, specialmente quando con “ampliamento” si fa riferimento ad una visita guidata, che suscita sempre tanta felicità in noi studenti. Ciascuna visita permette l’avvicinamento ad una determinata disciplina ed eventualmente lo sviluppo di un interesse ancora più profondo nei confronti di quest’ultima.
La nostra professoressa di Fisica ha pensato che per gli alunni del Liceo Scientifico “E.Majorana” di Sessa Aurunca (CE) sarebbe stato interessante proiettarsi in una sorta di nuova dimensione, dove la progettazione e la ricerca di componenti aerospaziali sono all’ordine del giorno; così il 26 Marzo noi allievi della classe 4^B abbiamo raggiuto Capua, sede del C.I.R.A., e tra innumerevoli espressioni di meraviglia, siamo stati introdotti all’interno della struttura, enorme e altamente vigilata.
Il CIRA (centro italiano di ricerca aerospaziale) è stato fondato nel 1984 ed è stato costruito proprio a Capua per la presenza nel territorio di numerose industrie aerospaziali e la vicinanza a ben due università che offrono corsi di laurea in ingegneria.
Il CIRA possiede numerosissimi laboratori e tra questi alcuni sono unici al mondo, come ad esempio le gallerie del vento e gli impianti di crash, nei quali vengono effettuati esperimenti scientifici complessi, talvolta commissionati anche dalla NASA o dall’ESA. Ogni componente prima di essere sottoposto a determinati esperimenti, richiede tanto studio e una minuziosa progettazione. Tutto ciò avviene nei laboratori teorico-numerici, dove gli ingegneri cercano di trovare la perfetta combinazione di numeri e formule che porterà alla perfetta costruzione del prototipo o del componente aerospaziale che si vuole realizzare. Non c’è da stupirsi se i fallimenti sono numerosi, bisogna provare e riprovare per raggiungere un obiettivo.
Dopo la fase di progettazione si passa alla fase di sperimentazione nei laboratori di terra, dove i progetti vengono testati in particolari condizioni ambientali che sarebbero impossibili da replicare in un ambiente non artificiale. Tra i più importanti abbiamo: