Una crisi che colpisce il lavoro e il diritto all’informazione
La Gazzetta del Mezzogiorno, storica testata giornalistica della regione Puglia, sembrerebbe essere ad un passo dalla chiusura. Questa è la triste notizia che da giorni sentiamo ripetere dai nostri genitori e nonni. La Gazzetta, infatti, è il quotidiano più letto della Puglia, lo si trova facilmente anche al bar, e ci permette di conoscere i fatti, le notizie, la cronaca dei comuni pugliesi. Se la Gazzetta del Mezzogiorno dovesse chiudere, non solo sarebbe spiacevole per i dipendenti che perderebbero il proprio lavoro, ma rappresenterebbe la perdita di un importante canale di informazione per le realtà locali.Mi hanno raccontato che da mesi la Gazzetta del Mezzogiorno sta avendo problemi economici tali da richiedere tagli alle spese e che addirittura è stata organizzata per la giornata del 29 dicembre scorso un’iniziativa di solidarietà nei confronti della testata giornalistica mediante l’acquisto di due copie del giornale. In questa occasione si sono mobilitati tanti personaggi famosi per chiedere di esprimere solidarietà ai dipendenti, anche gli Enti Pubblici come la Camera di Commercio di Bari e l’Acquedotto Pugliese hanno dato il loro contributo acquistando diverse centinaia di copie. Questa iniziativa doveva servire per sostenere le famiglie dei dipendenti della Gazzetta che, proprio nel periodo natalizio hanno saputo di aver “quasi perso il lavoro”, ma era anche un modo per cercare di supportare un così famoso mezzo di informazione. Il 16 gennaio e in altre giornate, la Gazzetta non era nelle edicole perché è stato proclamato lo sciopero dei giornalisti della testata, in quanto ormai da alcuni mesi i lavoratori non percepiscono lo stipendio. La situazione economica inoltre si è aggravata in seguito alla confisca della società editrice del giornale. Purtroppo, si legge in un comunicato del comitato di redazione, il “Gazzetta Day” non è bastato a risollevare una situazione critica ed in assenza di un serio piano di riorganizzazione dell’azienda, si dovrà a malincuore chiudere la storica testata giornalistica. È sempre triste assistere alla chiusura di un mezzo di informazione, tanto più a livello locale, in quanto rappresenta sempre un punto di vista che a noi lettori serve per farsi una propria idea sugli avvenimenti.
Una storica testata
La Gazzetta rappresenta un pezzo di storia Barese e Pugliese da oltre 130 anni, il giornale è stato fondato nel 1887 da Martino Cassano, all’epoca direttore di un altro settimanale di Bari. L’obbiettivo di Cassano era quello di fare in modo che il capoluogo pugliese avesse un proprio quotidiano, così come le più grandi città d’Italia. Il primo nome fu CORRIERE DELLE PUGLIE e da subito l’obbiettivo fu quello di aumentare i propri lettori aumentando il numero di colonne e di articoli. Dopo pochi anni dalla sua nascita il giornale, in crescita continua, aprì una filiale a Lecce, nel 1890 espandendosi anche nel sud della Puglia. Con il passare del tempo il fondatore Cassano decise di rendere il giornale sempre più interessante ed iniziò ad inserire corrispondenze dal resto della Provincia e dalla Basilicata dedicando delle pagine apposite alle notizie locali. Già all’epoca portare avanti un giornale era molto difficile, infatti bisogna tener presente che nella nostra regione agli inizi del 1900 l’analfabetismo raggiungeva circa il 70% della popolazione, ma nonostante questo il giornale andò avanti e migliorò. Il 26 febbraio 1922 al CORRIERE DELLE PUGLIE si affiancò un nuovo quotidiano LA GAZZETTA DI PUGLIA fondato da Raffaele Gorjiux e Leonardo Morisco. L’anno successivo il primo febbraio 1923 il CORRIERE DELLE PUGLIE smise di essere pubblicato e a gennaio 1924 LA GAZZETTA DI PUGLIA aggiunse sotto il proprio nome, più in piccolo la “testata” Corriere delle Puglie e passò da “anno II” ad “anno XXXVIII” contando così tutti gli anni di vita del Corriere. Il 26 febbraio 1928 dunque apparve la nuova testata definitiva di LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO con in piccolo le indicazioni delle due testate precedenti La Gazzetta di Puglia- Corriere delle Puglie. Arrivando ai giorni nostri la Gazzetta del Mezzogiorno è diventato uno dei più importanti quotidiani dell’Italia Meridionale, dove è maggiormente diffuso, con circa 500 mila lettori giornalieri. La Gazzetta del Mezzogiorno, per stare al passo con i tempi, ha creato un sito web per la pubblicazione on-line delle notizie in tempo reale, per tenere sempre aggiornati i propri lettori.
Informazione locale fondamentale
La Gazzetta, dunque, da sempre descrive non solo le realtà locali, ma anche i tanti problemi dei luoghi in cui viviamo, partendo dalle grandi città fino ad arrivare ai piccoli paesi, dal mare alle montagne; inoltre con i suoi articoli da sempre ha fatto conoscere le realtà imprenditoriali della nostra regione. Non riesco ad immaginare la Puglia senza la “sua” Gazzetta del Mezzogiorno. Come farebbero i lettori da sempre abituati a sfogliarla quotidianamente ovunque si trovino a farne a meno? La chiusura del giornale non rappresenterebbe solo la perdita del lavoro per i giornalisti, ma anche per tutte le persone che collaborano alla redazione, stampa e distribuzione del giornale. Sono dispiaciuto perché non riesco ad immaginare come poter “aiutare” il giornale a non chiudere ed a uscire da questa tragica situazione. Spero che qualcuno possa risolvere i problemi economici dando un supporto alla Gazzetta del Mezzogiorno, e garantire la sopravvivenza del giornale. Mi auguro che una storia lunga 130 anni non si concluda in questo modo e spero che come agli inizi del Novecento, quando ci furono grandi difficoltà per il Corriere delle Puglie, possa esserci una soluzione che non faccia sparire la Gazzetta del Mezzogiorno.