Beh, non è per niente strano, ma ciò è veramente successo!
In questo mio articolo desidero raccontare la storia di questo orso per far ricordare che gli eroi di guerra non sono soltanto delle persone ma, a volte, possono essere anche degli animali.
Dunque iniziamo con questa incredibile storia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre in Medio Oriente l’esercito Polacco si ricostruiva sotto la guida della Gran Bretagna, un ragazzino iraniano trovò un cucciolo di orso orfano poiché la madre era stata uccisa dai cacciatori.
Tutti i soldati erano pronti ad acquistarlo ma se ne prese cura una rifugiata del campo profughi.
Nel mese di agosto accadde che l’orsetto venne completamente adottato da tutti ed esattamente dal Battaglione “22° rifornitori d’artiglieria” e così ben presto diventò la mascotte dell’intera armata.
L’orsetto al quale venne dato il nome di Wojtek, veniva nutrito con: latte messo in una bottiglia di vodka, dei frutti, del miele e della birra come premio.
‘Wojtek’ amava anche le sigarette delle quali mangiava il tabacco.
Essendo cucciolo nello stesso tempo, nel giocare, lottava con gli altri soldati e perfino aveva imparato a fare il saluto militare.
Quando nel 1943 i polacchi si spostarono in Italia ci fu un problema perché, essendo un animale, non poteva combattere con gli altri soldati.
Per ovviare a questa situazione ben presto ai soldati venne una bellissima idea e, detto fatto, ‘Wojtek’ diventò un soldato a tutti gli effetti con addirittura il suo numero di matricola!
Durante la battaglia di Montecassino il suo custode, per poter fare una ricognizione, lo dovette incatenare a delle casse di munizioni vicino ad un piccolo avamposto presidiato dai soldati .
Poco dopo, con grande stupore di tutti, quell’orso si mise a trasportare le casse di munizioni assieme ai soldati .
Alla fine della guerra venne donato allo zoo di Edimburgo dove morì nel 1963.