//Non fermiamoci a 100 ma facciamo 1000 passi!

Non fermiamoci a 100 ma facciamo 1000 passi!

di | 2019-04-12T19:32:12+02:00 12-4-2019 19:32|Alboscuole|0 Commenti
 Classe 1^A    –   Noi alunni della 1^A  da molto tempo aspettavamo con ansia quel che sarebbe stato l’incontro con il fratello di Peppino Impastato: Giovanni Impastato. Abbiamo preparato una coreografia sulle note della canzone “Cento passi” per accogliere il suo arrivo e due nostre compagne l’hanno accompagnato nell’aula magna dove si sarebbe tenuto l’incontro . Accompagnarlo per noi è stato un onore! Eravamo molto ansiosi e tante le emozioni che provavamo. “Ci ha considerate la sua piccola scorta  e al pronunciare ciò ci siamo sentite      orgogliose e lusingate” queste le parole delle nostre compagne. A partire dall’albero della legalità, il nostro cammino, lungo il corridoio, era segnato da orme sulle quali erano scritte parole associate alla legalità. Giovanni Impastato è stato nella nostra scuola, come in molte altre, per divulgare il giusto comportamento da assumere nei confronti della mafia . Per combattere la mafia bisogna essere forti e uniti. A chi gli ha chiesto cosa gli mancasse di Peppino ha risposto: l’ironia! Di emozioni ce ne sono state molte: una è stata la felicità di aver avuto la testimonianza di una persona saggia che ha vissuto in una famiglia dove la mafia era nelle mura domestiche . E’ stato emozionante vedere le nostre amiche che rappresentavano la Montemurro esibirsi mostrando la loro coreografia, ricevendo molti complimenti e applausi . Non crediamo che un’occasione unica di questo genere si possa ripetere nella nostra vita!. Mentre ascoltavamo la voce di Giovanni ci riappariva una scena del film, quella della morte di Peppino. Possibile che una persona giusta, una persona che vuole diffondere giustizia debba essere uccisa barbaramente dalla mafia? Al suo funerale c’è stata la presenza di molta gente con cartelloni e striscioni, che pur essendo fin dall’ inizio dalla sua parte, per paura di essere colpiti anch’ essi dalla mafia, nel corso dei suoi comizi non si sono mai rivelati dalla sua parte . Noi pensiamo che Giovanni, assieme alla madre, abbia avuto molta forza a continuare il percorso della lotta contro la mafia anche con la paura di essere uccisi. Di Giovanni mi ha colpito molto l’onestà di aver detto che molte volte sosteneva Peppino altre volte no per paura che gli succedesse qualcosa. Durante lo svolgimento della nostra coreografia indossavamo delle magliette bianche dove nella parte posteriore erano personalizzate con la frase: OLTRE I CENTO PASSI, realizzate da noi. E’ stata una mattinata emozionante e coinvolgente per tutti noi. Grazie Giovanni!