Noi delle classi terze della scuola secondaria di San Vito Chietino e Rocca San Giovanni, quest’anno, per il progetto Legalità sulle tossicodipendenze, siamo andati a Ortona presso la comunità “Soggiorno proposta”, per capire come possa essere pericoloso usare certe sostanze e quanto possa essere difficile uscire dalla dipendenza.
Per iniziare al meglio il viaggio, nell’autobus dei bambini della scuola primaria, su cui ci trovavamo, c’era un pettirosso che ogni tanto si metteva a svolazzare, terrorizzato dalla nostra presenza, anche se noi, forse, avevamo più paura di quel piccolo essere indifeso; a un certo punto, però, quello è riuscito a liberarsi, passando per il finestrino.
Verso le nove e mezzo siamo arrivati a destinazione, ci siamo tutti seduti in cerchio e Mariana, un’educatrice della comunità, ci ha spiegato come avremmo trascorso il tempo che avevamo a disposizione.
Con la guida di Mariana, abbiamo fatto un breve percorso per osservare il posto in cui gli ospiti alloggiavano e dove lavoravano, c’era anche una piccola fattoria con galline, papere e un maiale molto grande.
In seguito siamo entrati in una sala dove i ragazzi potevano giocare a carte, leggere, o semplicemente stare in compagnia; con un caminetto, una tv, dei libri…
Poi siamo andati a vedere una camera con quattro letti e due bagni, dove si rilassavano, non potevano ascoltare la musica, ma, per esempio, potevano leggere un libro. Mariana ci voleva far capire che usare i telefoni non è indispensabile come noi pensiamo.
Successivamente siamo tornati in una sala grande per consumare le nostre merende e, in gruppi da sei, abbiamo scritto su dei cartelloni quello che ci aspettavamo, ciò che abbiamo trovato realmente e cosa abbiamo appreso con questa esperienza. Mariana ha letto ad alta voce le nostre riflessioni e alla fine alcuni alunni hanno rivolto varie domande, scritte prima a scuola, a Emanuele, Ciro e Massimiliano, i tre ospiti presenti quel giorno.
Ripreso lo scuolabus, siamo tornati a scuola verso le dodici e mezzo.
È stata, questa, un’esperienza singolare, i ragazzi ci hanno accolto molto calorosamente, come noi avevamo già fatto con loro in precedenza, quando erano venuti nella nostra scuola; la propongo a tutti come visita da fare, per comprendere che bisogna stare sempre lontani da situazioni pericolose.