di Emanuele Marino classe VA
La diciottesima edizione dei Colloqui fiorentini si è tenuta dal 7 al 9 Marzo 2019 a Firenze presso il “Nelson Mandela Forum”, con il titolo “Misterio eterno dell’ esser nostro” e quindi come tema principale il famosissimo poeta di Recanati: Giacomo Leopardi.
Occorre, però, tornare indietro per guardare meglio a quella che è la preparazione necessaria per la partecipazione ai Colloqui, avvenuta fin dall’ inizio dell’ anno scolastico all’ interno della nostra scuola.
Gli alunni di molte classi interessate, dalle seconde alle quinte, hanno iniziato fin da subito a preoarate delle tesine sul “Giovane favoloso” e a seguire delle lezioni extracurricolari con le docenti di lettere per approfondire l’ autore.
Gli alunni non si sono limitati a prendere parte solo alla sezione letteraria dei Colloqui con le tesine, ma hanno liberato il proprio estro artistico, cercando di interpretare con alcune opere molto originali i capolavori del poeta.
Dopo il grande lavoro posto alle fondamenta di questa esperienza,si è finalmente pronti a partire e ad immergersi in questi 3 giorni ricchi di cultura in una delle città più belle del mondo. Appena arrivati non si perde tempo, iniziano subito le visite guidate con prima tappa a Palazzo Pitti, per iniziare ad entrare nel vivo della cultura. Dopo questa prima giornata tra il lungo viaggio e le visite, i ragazzi e i docenti sono pronti per iniziare l’avventura dei Colloqui a tutti gli effetti, con un primo giorno “esplosivo” in cui, dopo aver accolto circa 4000 studenti da tutta Italia, l’ intervento dello scrittore contemporaneo Alessandro D’Avenia, autore de “L’ arte di essere fragili”, sortirà un effetto sbalorditivo su tutta la platea, che rimarrà esterrefatta dinanzi al suo brillante intervento, paragonabile ad una ventata di aria fresca per i ragazzi che,dopo ore di ascolto, non avvertivano alcuna stanchezza, anzi bramavano più tempo con D’Avenia.
Dopo una breve pausa per il pranzo, si torna al Forum per i seminari pomeridiani, in cui non mancheranno gli interventi di innumerevoli studenti soprattutto sulla scia delle relazioni mattutine, con tema centrale la felicità Leopardiana.
Il secondo giorno si apre con grandi speranze dopo il successo della prima giornata e queste speranze non saranno deluse quando l’ acclamato poeta Davide Rondoni interviene, dando vita al “colloquio” con i suoi modi duri e diretti amati dai giovani. La mattinata va concludendosi dopo varie opere interpretate magistralmente dal Rondoni, lasciando numerosi spunti per i seminari pomeridiani. Dopo una ricarica di energia, i ragazzi sono pronti a prendere parte ai Seminari per poter esporre le proprie idee; tema centrale di questo secondo giorno sarà soprattutto il capolavoro di Leopardi “L’infinito”, il quale coinvolgerà un numero immenso di studenti, tanto da dover interrompere alcuni interventi per causa tempo e, sempre per mancanza di tale, dover concludere purtroppo il seminario lasciando ragazzi in fila pronti ad intervenire.
Nonostante i tempi stretti dettati dai Colloqui in questo secondo giorno, non è stata persa occasione di rimanere attivi; difatti i docenti avevano prenotato una visita alla famosissima Galleria degli Uffizi per concludere quella ricchissima giornata.
Arriva infine, con molta tristezza, il giorno finale di questa avventura in cui, dopo alcuni interventi da parte di numerosi gruppi di studio, si assisterà al riconoscimento dei giusti meriti diquelle che sono le migliori opere d’ arte e tesi letterarie nella premiazione di chiusura dei Colloqui, seguita da un caloroso epilogo con l’annuncio del poeta che verrà trattato nella diciannovesima edizione dei Colloqui fiorentini: Cesare Pavese.
Volge così al termine un’ esperienza estremamente interessante e formativa, che, nonostante abbia messo fisicamente k.o. gli studenti prossimi ad un lungo viaggio di rientro, sicuramente li avrà lasciati pieni di amore per la letteratura e soddisfazione nell’ aver senza dubbio scoperto qualche parte nascosta di se stesso.