di Adriana Nemore classe 1 B
La scuola “P.N.Vaccina” si distingue per la sua didattica e per le sue metodologie. Oggi in ambito educativo si sente parlare sempre più spesso di sviluppo di «competenze». Ma non sempre, per chi lavora nella scuola, è chiaro il concetto di «competenze» e come sia possibile favorirne lo sviluppo. Un aiuto importante può venire da un approccio di tipo laboratoriale, una modalità che si presta a trasformare le conoscenze e abilità apprese a scuola rendendole utilizzabili in altri contesti. Infatti la nostra scuola utilizza e predilige questo tipo di metodologie, di supporto alla didattica tradizionale attenta alle emozioni dei ragazzi.In ambito educativo oggi ricorre sempre più spesso il termine «competenza». Per la scuola, e per chi lavora in essa, cosa significa «lavorare per competenze»? E quali sono gli elementi caratterizzanti di una proposta didattica che abbia come prioritaria la promozione delle competenze?
«Essere competenti» significa innanzitutto mettere in gioco e utilizzare tutto ciò di cui si dispone in termini di conoscenze, disposizioni mentali e caratteristiche personali per risolvere efficacemente problemi in contesti reali. Una didattica che mira allo sviluppo delle competenze non può prescindere da un approccio di tipo laboratoriale, una metodologia che riconosce e valorizza il ruolo attivo dell’allievo, impegnato in processi di problem solving e di attivazione di un proprio pensiero critico e riflessivo. Con il termine «laboratorio» intendiamo qualsiasi esperienza o attività nella quale lo studente riflette e lavora insieme agli altri, utilizzando molteplici modalità apprenditive, per la soluzione di una situazione problematica reale, l’assolvimento di un incarico o la realizzazione di un progetto. La competenza da acquisire diventa, quindi, il risultato di una pratica, di una riflessione e di una interiorizzazione del processo di apprendimento sperimentato.