Teatro e Museo a Cosenza
11/03/19
Cosa ci viene in mente,se pensiamo alla parola scuola?
Compiti,mille materie e pomeriggi passati tra la storia e la geografia. Diciamo che anche il ragazzo migliore del mondo, che ama la scuola nel sentire questi concetti la odierebbe. Eppure non è solo questo,è molto altro. Esperienze e mille opportunità,viaggi e la crescita collettiva. Per questo si dovrebbe ringraziare la scuola,per i posti che ci fa conoscere e le esperienze che ci fa fare. Quest’ anno come tema di una delle uscite didattiche è stata scelta la MAFIA. Un argomento importante soprattutto per i ragazzi che la vivono da vicino, è inutile nascondere che è sviluppata soprattutto dalle nostre parti,il Sud dell’ Italia. Combattiamo per la legalità, perchè la mafia è un’ organizzazione illegale che uccide famiglie per farle tacere,per soldi e per potere. Quindi ci siamo recati a Rende,per guardare lo spettacolo teatrale “Cento passi”,la storia di Peppino Impastato. Un ragazzo vissuto in una famiglia mafiosa che dopo aver scoperto il significato di mafia ha cercato di combatterla fino alla sua morte. Utilizzando tutti i mezzi possibili,prima scrivendo articoli sul giornale,poi tramite una stazione radio chiamata “Radio Aut”. Il padre essendo un mafioso era contro,però voleva bene al figlio ,quindi lo voleva proteggere,infatti gli consigliò di andare in America per fargli cambiare idea. La madre amava il figlio, però come tutte le donne che avevano mariti mafiosi doveva ricoprire due posizioni :la donna che voleva andare contro il marito,ma non poteva, quella che voleva cambiare le cose senza mettersi contro nessuno. C’erano donne però che stando troppo a contatto con il mondo mafioso,diventavano peggio dei mariti, ed erano temute in tutta la Sicilia.Lo spettacolo viene chiamato “Cento passi” perchè Peppino abitava a cento passi dalla casa del boss di Cinisi. Finito lo spettacolo, siamo andati a visitare la mostra al museo multimediale su Leonardo da Vinci, museo diverso dagli altri perchè le immagini della storia dell’artista venivano proiettate tramite degli schermi ,che raffiguravano le sue opere e i suoi progetti. Sono esperienze che lasciano un segno, perchè se ci troveremo in determinate situazioni , avremo la forza di interagire e affrontare i problemi. Non avremo paura di esprimerci , non saremo omertosi e non ci chiuderemo la bocca davanti ad una forma di violenza o qualsiasi ingiustizia. È stata un’esperienza costruttiva che
ci ha permesso confrontare con gli altri ragazzi e ci ha fatto capire il concetto della legalità e della verità.
Classe 2^ e 3^ Plesso Canna