file:///C:/Users/hp/Desktop/LA%20GIORNATA%20DELL%E2%80%99ACQUA.pdfUNA GRANDE RISORSA: L’ACQUA
Il 22 marzo di ogni anno l’Onu celebra il World Water Day, per richiamare l’attenzione sull’importanza di valorizzare e proteggere le risorse idriche, di non inquinare e non sprecare l’acqua e di conservare gli ambienti naturali umidi.
La sfida che tutti dobbiamo affrontare è complessa e inevitabile, per questo dobbiamo ripartire dalla natura e trovare in essa le soluzioni che ci offre.
Noi ragazzi di alternativa alla religione cattolica abbiamo preparato un PowerPoint sul significato della Giornata dell’acqua, soffermando la nostra attenzione sulla situazione mondiale e nazionale, riferita all’avanzare dei deserti, allo spreco di acqua e alla grande quantità di acqua contaminata presente in molti Stati del mondo. Abbiamo analizzato dati e fonti oggettive: la situazione resta critica non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma anche in zone più avanzate. Ci ha colpito la presenza dei deserti in Italia e, soprattutto, nelle nostre regioni meridionali. Lo scenario è quello di popoli assetati, di rischi legati alla contaminazione e all’inquinamento, di eccessivo spreco di questo bene prezioso, laddove esso abbonda.
Siamo giunti ad una conclusione: parlare di questi problemi è fondamentale, ci prepara alle difficoltà, ci dà gli attrezzi per risolvere i problemi e, soprattutto, pone i presupposti affinché le nuove generazioni non ripetano gli errori commessi finora.
L’ACQUA PORTA RICCHEZZA O POVERTA’
Esistono molte ricette per riconoscere la povertà: essa corrisponde alla mancanza di soldi, alla mancanza di lavoro, ma è anche indifferenza, chiusura in se stessi, schiavitù di ogni genere, violazione del diritto di libertà. Papa Francesco in suo messaggio parla di “trappola di Narciso”. E pensare che le civiltà antiche avevano come fondamento la schiavitù, la servitù della gleba. Oggi viviamo le cosiddette primavere arabe: il tentativo di una gioventù povera che vuole uscire dalla povertà è conquistare i diritti di libertà. Tuttavia, le disuguaglianze sono cresciute in misura sconvolgente; questa situazione ha portato le migrazioni nel bacino del Mediterraneo ad un livello mai conosciuto prima.
Lo sviluppo sostenibile è, quindi, uno dei principi su cui si fonda il diritto al cibo, in quanto è in grado di rimuovere le ingiustizie esistenti sul controllo della terra, dell’acqua, dei pascoli e delle foreste.