//Tra passato e futuro… Questioni di ieri: Intervista a mio nonno di Asia Andreoni

Tra passato e futuro… Questioni di ieri: Intervista a mio nonno di Asia Andreoni

di | 2019-03-28T12:54:38+01:00 22-3-2019 9:46|Alboscuole|0 Commenti
Quando ero piccola, mio nonno mi raccontava le storie vissute e raccontate da suo padre che riguardavano il periodo delle due guerre mondiali. Adesso che sono più grande, e che sto studiando a scuola questo argomento, ho deciso di “intervistare” mio nonno Gianni, classe 1938, che non ha vissuto la prima guerra mondiale e che ricorda poco la seconda, perché era solo un bambino, ma che ha impressi nella memoria i racconti di suo padre.   NONNO MI RACCONTERESTI ANCORA COSA è SUCCESSO A SELVINO QUANDO E’ SCOPPIATA LA PRIMA GUERRA MONDIALE?   A Selvino, come in tutti i paesi in provincia di Bergamo, i giovani maschi vennero chiamati alle armi. Mio padre, classe 1897, aveva 18 anni. In paese restarono solo donne, bambini e persone anziane.   SU QUALE FRONTE SONO STATI MANDATI I GIOVANI SELVINESI?   I miei compaesani sono stati mandati a combattere, nella zona di Trento-Trieste e sul Carso, contro l’esercito più forte d’Europa, quello austro – ungarico.   QUALI SONO STATI I RICORDI DI TUO PADRE RELATIVI A QUESTO PE RIODO Innanzitutto mio padre è tornato dalla guerra “sano e salvo”, a differenza di tanti altri giovani caduti o mutilati, ma si ricordava molto bene della vita vissuta nelle trincee con la paura e il terrore di essere uccisi da un momento all’altro. Nei suoi occhi era ben chiara l’immagine delle file e file di morti e di feriti che chiedevano aiuto. Ricordava molto bene la figura del generale Armando Diaz, suo comandante, agli ordini del Duca d’Aosta e ne parlava con entusiasmo.   NONNO, SAI COSA SIGNIFICA “IL PIAVE MORMORAVA” ALL’INTERNO DEL CELEBRE CANTO? Certo, significa che il Piave ha salvato i soldati italiani, perché gli stranieri che cercavano di attraversarlo morivano annegati.   COSA MI PUOI RACCONTARE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE?   Durante la seconda guerra mondiale, l’Italia si alleò con la Germania contro tutti gli altri paesi europei; il Duce, come tutti chiamavano Benito Mussolini, si alleò con Hitler. L’Europa era divisa tra fascisti e antifascisti; i primi avevano l’aiuto dello Stato e, quindi, riuscivano a trovare lavoro e a vivere, i secondi venivano ostacolati in tutto.   E TUO PADRE?   Mio padre è stato costretto a cercare lavoro in Sud America: Argentina (la terra dei fuochi) e in Brasile perché aveva nove figli da sfamare e in Italia non trovava lavoro.   COSA E’SUCCESSO DOPO?   In Italia, alla fine della guerra, le cose sono cambiate: il popolo, chiamato alle urne a votare, per la prima volta a suffragio universale, per decidere se l’Italia dovesse diventare una Repubblica o rimanere una Monarchia, decretò la nascita della Repubblica Italiana. Nei paesi sparì la figura del podestà e, con sette od otto voti decisivi, i cittadini scelsero i sindaci. A Selvino il primo sindaco del dopoguerra è stato proprio mio padre Emilio Grigis.   E TU?   E io, che queste cose le ho vissute attraverso i racconti di mio padre, ho avuto l’onore di portare la corona d’alloro alla memoria del Duca d’Aosta, in quanto prescelto durante il servizio militare come lagunare. Sai, Asia, spero vivamente che voi giovani non dobbiate vivere queste esperienze, perché hanno lasciato in chi le ha vissute segni e ricordi indimenticabili.   Grazie mille nonno per questo bellissimo momento di riflessione: grazie a te ho imparato alcune cose sulla guerra che i professori non ci spiegheranno mai.  

di Asia Andreoni