di Alessia Capoccia, Vittoria Ciricugno, Marco Minonne
Che Dante e Cecco Angiolieri fossero antagonisti e non si sopportassero a vicenda, per carattere e modo di pensare, è risaputo…
Se oggi potessero parlare, ne nascerebbe sicuramente un divertente battibecco!
INTERVISTATRICE– Ecco a voi due famosi personaggi della storia della nostra letteratura, i poeti Dante e Cecco Angiolieri, che ringraziamo per avere accettato il nostro invito! –
DANTE– Glorificatus sum di essere vostro ospite! –
CECCO– Io non sono affatto onorato di essere qui accanto a costui!-
INTERVISTATRICE-E quale sarebbe il motivo?-
CECCO-Avrei voluto essere intervistato con una persona del mio stesso livello!-
“Dante Alighier, s’i’ so’ bon begolardo, |
tu mi tien’ bene la lancia a le reni; |
s’eo desno con altrui, e tu vi ceni; |
s’eo mordo ‘l grasso, tu ne sugi ‘l lardo; |
s’eo cimo ‘l panno, e tu vi freghi ‘l cardo.“
DANTE – Oggi come ieri continui a farti beffa di me, insolente!-
INTERVISTATRICE –Calmate gli animi! Iniziamo l’ intervista con la prima domanda: Come eravate da bambini?-
DANTE-Ero un bambino molto curioso, e appartenevo ad una famiglia della piccola nobiltà fiorentina. Ho apprezzato molto l’aiuto di mio padre che ha finanziato i miei studi.-
CECCO-Ehi, non c’è bisogno di studiare per diventare ricchi, quando puoi semplicemente guadagnare giocando d’azzardo!
Tre cose solamente mi so ‘n grado, |
le quali posso non ben men fornire: |
ciò è la donna, la taverna e ‘l dado; |
queste mi fanno ‘l cuor lieto sentire.“
DANTE-Questa teoria è infondata!-
CECCO –Zitto tu, lurido porco!-
INTERVISTATRICE (si schiarisce la voce)-Ehm, tranquillizziamo l’ animo e passiamo alla prossima domanda: Com’è nata la vostra passione per la poesia?-
CECCO– Fin da subito ho scoperto la mia bravura nello scrivere sonetti.-
DANTE-La mia passione per la poesia è maturata nel corso del tempo, diventando sempre di più parte di me . Al contrario di te, nullafacente!-
CECCO-Come ti permetti di insultarmi, tu che non sei nessuno ?!!-
DANTE-Lo perdoni, prosegua pure, signorina-
INTERVISTATRICE -LO SAPEVATE CHE LA DIVINA COMMEDIA ……-
CECCO -Ah sì, quella scemenza…-
INTERVISTATRICE -Ehm….dicevo, LO SAPEVATE CHE LA DIVINA COMMEDIA è L’OPERA Più CELEBRE E CONOSCIUTA nel MONDO?-
DANTE-Sì, speravo che diventasse famosa , ma non immaginavo così tanto!-
CECCO-E a me invece nessun riconoscimento!-
DANTE –Ma per che cosa?-
CECCO-Per aver scritto il sonetto più creativo e divertente che si possa immaginare ovviamente:
” S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo; |
s’i’ fosse vento, lo tempestarei; |
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei; |
s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo.“
INTERVISTATRICE -Cessabit ! DANTE, NON LE PARE CHE NELLA SUA OPERA MAGGIORE LEI PUNISCA O PREMI I SUOI CONTEMPORANEI SECONDO LE SUE SIMPATIE?-
DANTE-Effettivamente qualche volta mi sono lasciato trascinare dalla simpatia e antipatia ma, nella maggior parte dei casi, ho punito secondo giusti criteri.-
CECCO-Guardate che, se dovete perdere tempo intervistando Dante , io avrei ben altro da fare!-
INTERVISTATRICE -Non si preoccupi, avrei una domanda da porre anche a lei: COME HA REAGITO ALLE PROVOCAZIONI DI DANTE che ha osato collocarlo NELL’ INFERNO ?-
CECCO– Una volta, in una “tenzone”, gli scrissi: “ Rispondimi pure Dante, che io ti stancherò, perché io sono il pungolo e tu sei il bue.»
INTERVISTATRICE-E Dante quindi se l’è presa e per dispetto l’ha buttata dritto, dritto nella bolgia dei barattieri?-
CECCO– Io sono stato sempre dedito al vino, alle donne e ai dadi, ho dilapidato in questi tre vizi la fortuna che mi lasciò mio padre. Secondo lei quel bacchettone di Dante dove avrebbe potuto mettermi? Lui che aveva messo all’Inferno persino il suo maestro Brunetto…Proprio una bella riconoscenza!
Comunque sono ancora arrabbiato per questo trattamento, nessuno può infangare il mio nome!-
DANTE-La fama si conquista lavorando duramente e facendo molti sacrifici e non con le scommesse che fate voi ignoranti!-
CECCO-Ha parlato il capo degli stolti!-
INTERVISTATRICE -ORA AVREI IN SERBO UNA DOMANDA SCOTTANTE: che COS’E’ PER VOI L’AMORE E QUAL è STATA LA DONNA CHE AVETE AMATO?-
CECCO-Per me l’amore è divertimento, svago e donne. Non ho avuto un amore fisso, ma me la sono spassata alla grande. Al contrario di Dante che ha passato la vita desiderando una donna irragiungibile!-
DANTE-Meglio una buona che 100 poco virtuose! Per me l’amore è un sentimento nobile, che non può essere oltraggiato!-
INTERVISTATRICE -L’ULTIMA DOMANDA PRIMA DI SALUTARCI è: QUALE INSEGNAMENTO DARESTE AI GIOVANI ?-
DANTE-La cosa più importante è non mollare mai negli studi e vivere a fondo le proprie passioni !-
CECCO-Secondo me la vita deve essere goduta al massimo senza limiti e con tanta, ma tanta follia!-
INTERVISTATRICE: – Ringraziamo i poeti Cecco e Dante per questa intervista doppia.-
DANTE-Un saluto a tutti voi. Vi auguro di essere luce nella selva oscura della vostra vita!-
CECCO– Io invece vi auguro di brindare sempre alla vita, che è breve e non deve essere sprecata!
Bella bischera (rivolgendosi all’intervistatrice), prima di congedarci mi lasci il suo numero di telefono, andremo a bere insieme alla taverna, in compagnia della mia allegra brigata!-
INTERVISTATRICE-A che tu dici? Oh grullo, non ci penso proprio! E poi toglimi queste manacce di dosso, ubriacone che non sei altro!-
CECCO –Ma Natale è alle porte, bisogna andare a fare bisboccia!
S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui, | torrei le donne giovani e leggiadre: | le vecchie e laide lasserei altrui.