Sì, il mio cuore è formato da sei corde, quelle della chitarra… molto probabilmente è nel mio DNA da quando sono nato, perché fin dalle elementari, tempo in cui ho iniziato a suonare il flauto, mi sono appassionato alla musica. Certo, se io non lo fossi stato, Darwin dovrebbe rivedere le sue teorie: dal bisnonno di mio nonno a mio padre tutti musicisti (poi più indietro nel tempo non sono riuscito ad andare), e, considerando che i fratelli di mio papà non hanno avuto questa vocazione, e neanche mio fratello o i miei cugini… o l’avevo io, o la genetica falliva!
Certo, forse non sono un Mozart, ma posso fare comunque la mia bella figura, con studio, costanza, amore e passione per la musica, tutte qualità indispensabili per un ragazzo che esercita e segue una passione.
Ma cos’è veramente la chitarra? Beh… cominciamo col dire che la chitarra non è un semplice strumento musicale, è una fonte infinita di ispirazione, musicale e non.
Mentre, se proprio vogliamo essere polemici “fondamentalisti”, la chitarra è un agglomerato di legno cavo con delle corde di metallo e delle chiavi che tendono e rilassano le corde.
Quello che mi piace della chitarra è che posso suonare la stessa cosa in mille modi diversi: in tablatura (non leggendo le note, ma le posizioni delle dita), sul pentagramma, con gli accordi, e su ottave, gradi e toni di altezza diversa.
La chitarra è molto più antica di quel che possiamo pensare, lo dimostra la quantità di strumenti di questo tipo sparsi nelle tradizioni di ogni parte del mondo.
La storia di questo magnifico strumento risale al basso medioevo, con liuti a tre, quattro o cinque corde, per poi passare a strumenti più elaborati con sei fili di alluminio, che nelle tre corde gravi sono ricoperti di nylon dal 1794 grazie all’ idea di un liutaio napoletano: Antonio Vinaccia.
Successivamente la struttura di base è rimasta la stessa, sono cambiati gli stili di creazione, di progettazione e il modo con cui si dà voce allo strumento: pizzicando con unghia, dito, polpastrello o plettro.
VACCA LORENZO 3C