Ivano Spertini V B, Riccardo Di Libero V B – Al San Siro di Milano il 17 novembre è andata in scena di nuovo la Nazionale italiana nell’ambito dell’UEFA Nations League, la sfida che vede coinvolte cinquantacinque nazionali europee, iniziata il 6 settembre e destinata a concludersi il 9 giugno 2019. Dopo una vittoria in extremis nell’incontro con la Polonia, durante la quale l’Italia aveva rischiato il peggio, ci siamo confrontati con il Portogallo. Come un anno fa con i giganti svedesi, reti inviolate a San Siro. L’Italia è stata strabiliante per un’ora, ma in attacco serve un killer che non abbiamo. Finisce 0-0 allora: è il Portogallo a qualificarsi per le Final Four, il gruppo di quattro finaliste che si confronteranno a giugno e si contenderanno il titolo di Campione UEFA Nations League. Noi ci consoliamo con una nazionale che gioca bene e che lotta per la maglia, anche se deve cercare qualcosa di più che i vari attaccanti di spicco, a sorpresa, non hanno saputo garantire. Il coach Roberto Mancini ha ancora bisogno di sperimentare un qualcosa che garantisca nelle prossime partite una certa continuità nel fare goal. Come è stato detto dal CT stesso nel dopo-partita, dal prossimo impegno amichevole con gli USA ci saranno veri e propri esperimenti in questo senso, per cercare di dare una quadra all’attacco. Per raggiungere questo obiettivo e non rischiare l’ennesima figuraccia, Mancini ha bisogno di correre ai ripari entro marzo; proprio in quel mese, infatti, cominceranno le qualificazioni per i prossimi campionati Europei del 2020, ai quali non si può assolutamente non partecipare, vista soprattutto l’ultima assenza ai Mondiali, dai quali non mancavamo da ben sessanta anni.