di Karol Costa Marini & Uriah Squarcina 2^ B. – In Olanda da bambina Audrey mangiava i tulipani, non perché le piacessero i fiori, ma lo faceva perché aveva moltissima fame.
La vita in Olanda durante la Seconda Guerra Mondiale era molto dura poiché non c’era molto cibo in tavola e Audrey spesso si trovava ad avere i morsi di fame.
I bulbi di tulipano non avevano un buon sapore per mangiarli ma almeno non moriva di fame.
Quando raggiunse la maggiore età Audrey si trasferì in Inghilterra e diventò un’attrice.
Ben presto fu notata dai grandi registi che la vollero nei loro film come protagonista e nacque così il suo successo.
Incominciò ad essere ammirata in tutto il mondo per la sua figura elegante e la sua bellezza luminosa.
Audrey divenne un icona di stile per il suo ‘tubino nero’, i guanti lunghi e il diadema di diamanti.
Dopo l’uscita nelle sale cinematografiche del suo film “Colazione Da Tiffany”, spiccò in alto il “Look alla Hepburn” diventando così popolare che molte donne incominciarono ad imitarla e perfino entravano nella stessa gioielleria di New York che era comparsa nel film per trovarsi nello stesso posto dove lei aveva girato le scene.
Audrey però non desiderava essere solo una star del cinema ma voleva anche aiutare gli altri soprattutto i bambini poveri e affamati.
Per questo suo intento dedicò la sua vita all’UNICEF che era la stessa organizzazione umanitaria che aveva aiutato lei durante la guerra.
Quando Audrey morì fu creato un nuovo tulipano bianco che fu chiamato in suo onore con il suo nome, per celebrare lo straordinario lavoro che aveva compiuto per l’UNICEF.
“Crescendo, scoprirai di avere
due mani: una per aiutare te stessa,
una per aiutare gli altri.”
Audrey Hepburn: (4 Maggio 1929 – 20 Gennaio 1993).