//“Io non ho paura”

“Io non ho paura”

di | 2019-02-14T05:22:24+01:00 14-2-2019 5:22|Alboscuole|0 Commenti
di Francesco Magi- Il protagonista della storia è Michele, un bambino di nove anni, che vive ad Acqua Traverse, un minuscolo paese del sud Italia. Un afoso pomeriggio estivo, Michele, mentre sta giocando con i suoi amici sulla collina dietro alla fattoria di Melichetti, viene obbligato dal “Teschio”, un ragazzino un po’ bullo, ad entrare dentro ad una casa abbandonata, come penitenza per un gioco. Michele ha intenzione di introdursi nella casa passando da un piccolo albero, dal quale, però, cade, ritrovandosi sul retro della catapecchia. Qui, il bambino, scopre uno strano buco coperto da una tettoia e un materasso, dentro al quale gli sembra di vedere un corpo… forse il cadavere di qualcuno. Il protagonista, spinto dalla curiosità, torna in quel luogo, e scopre che dentro al buco c’è un altro ragazzino, vivo. Nel corso della storia Michele torna più volte sulla collina, capendo che il bambino nel buco si chiama Filippo, è biondo e viene da Pavia. Michele e Filippo, due bambini della stessa età, così diversi ma uguali, stringono un forte legame di amicizia. Il nostro protagonista, però, viene a conoscenza di un grande segreto: Filippo si trova nel buco perché è stato rapito dai genitori di Michele, insieme ad altri adulti del paese e Sergio, un signore proveniente da Roma, in cambio di un riscatto. Michele, però, anche dopo questa scioccante scoperta, continua a fare visita a Filippo, poiché è diventato per lui una figura dominante, la sua unica speranza di vita, di cui si fida ciecamente. Un pomeriggio, Michele si reca a casa di Salvatore, il suo migliore amico, e gli rivela il grande segreto, che si teneva dentro da tanto tempo; Salvatore reagisce fingendo indifferenza, forse perché sa che si parla di qualcosa di molto serio. Un giorno, durante una visita al buco, il protagonista viene scoperto da Felice, il fratello del Teschio, complice del rapimento, che lo picchia e lo porta a casa con la macchina. Salito sull’auto, Michele trova una brutta sorpresa: sul sedile anteriore è seduto Salvatore. Quello che credeva amico, l’ha tradito. Il padre di Michele, quando si rende conto che suo figlio ha scoperto il rapimento, lo mette in guardia, dicendogli che se tornerà di nuovo da Filippo, quest’ultimo verrà ucciso. Michele giura solennemente al padre di non tornare mai più in quel luogo, ma è molto preoccupato per l’amico Filippo, al quale aveva promesso di tornare da lui. A questo punto, Michele si trova davanti una scelta difficile: tradire il padre e fare la cosa giusta o aiutare un amico, compromettendone la vita? Dopo molti ripensamenti Michele decide di tornare al buco per fare scappare Filippo, ma scopre che è stato spostato in una specie di grotta, e che dovrà essere ucciso. In preda al panico, il bambino corre alla grotta, attraverso un angusto passaggio, dove un ramo appuntito gli ferisce gravemente la gamba. Michele, stremato, trova Filippo legato con dello scotch, che non riesce quasi a mettersi in piedi per mancanza di energia. Dopo un sacco di sforzi Michele fa uscire Filippo dal buco e lo convince a scappare per mettersi in salvo, perché i rapitori stanno arrivando per ucciderlo. Michele, però, rimane lì, la gamba gli fa troppo male e non riesce a muoversi dal dolore. Dopo pochi minuti sente la voce del padre, cerca di fargli capire che si trova all’interno della grotta, ma è così debole che non riesce ad urlare. Michele avverte il rumore di uno sparo ed un dolore lancinante, poi più niente, solo buio. Il papà di Michele era l’incaricato che avrebbe dovuto uccidere Filippo, ma ha sbagliato ragazzo, ha sparato al suo amato bambino. Michele riapre gli occhi e sente delle voci confuse, suo padre che urla e lo accarezza, piange e chiede aiuto. Il bambino è troppo debole, e richiude gli occhi. Così si conclude il libro, con la morte del nostro protagonista, un bambino di soli nove anni, che si trova davanti mille responsabilità e deve comportarsi come un uomo. Un bambino costretto a crescere in così poco tempo, privato della sua infanzia. Michele ci insegna il vero valore dell’amicizia e la lealtà, che lui ha seguito a tal punto da compromettere la sua stessa vita. Michele prende sul serio i giuramenti e fa di tutto per mantenerli. Io non ho paura è una storia che tocca un tema importante: la mafia; un libro che ce la fa capire come è veramente, senza mezzi termini. La storia fa riferimento a una situazione reale: il sequestro di bambini indifesi, che vengono strappati dalla propria casa, bambini ai quali viene tolto tutto: da un letto caldo dove dormire all’amore e la felicità che può dare la propria famiglia. Io non ho paura è un libro che può sembrare cruento, ma è il ritratto perfetto di alcune zone della nostra nazione, un libro che parla di una storia vera, attuale. Un libro per grandi e bambini, scritto con grande intelligenza e sensibilità.