//I Bambini Innocenti

I Bambini Innocenti

di | 2019-02-11T13:32:14+01:00 11-2-2019 13:32|Alboscuole|0 Commenti
di Roberta Amata 2 D Storie che fanno stringere il cuore: bambini abbandonati, picchiati, maltrattati, uccisi da chi dovrebbe prendersi cura di loro e dei loro sogni, proteggerli dalle insidie della nostra civiltà, una civiltà molto spesso disumana e poco civile. È di qualche settimana fa la notizia di un bambino, Giuseppe, di soli 7 anni, in provincia di Napoli, picchiato e ucciso dal compagno 24enne della mamma a colpi di bastone. Lo stesso trattamento è stato riservato alla sorellina Noemy, 8 anni anche lei picchiata gravemente, ricoverata in ospedale con un trauma cranico facciale. E’stata lei a rivelare le atrocità che si celavano tra le quattro mura della sua casa. Ha raccontato che l’uomo si sarebbe accanito contro il fratellino e contro di lei colpendoli con i pugni e con il manico rotto di una scopa, trasformata in un’arma. Lei è stata più fortunata, è viva, ma porterà con sé per il resto della sua vita le immagini di una crudeltà senza limiti. Ancora incerti i motivi che hanno scatenato la furia omicida del giovane tunisino, forse la rottura della sponda del letto o forse un litigio con la madre dei bambini. Omicidi consumati fra le mura domestiche, tra l’incredulità di un quartiere che dice di non avere visto niente, di non avere colto avvisaglie che lasciassero presagire alla tragedia che stava per accadere. Omicidi consumati, purtroppo, tra l’indifferenza di famiglie che non sanno più svolgere il loro ruolo. Dove deve essere ricercata la verità, ma quale verità può poi giustificare tanta efferatezza nei confronti di bambini innocenti? E mentre una bara bianca sfila tra la commozione di una comunità colpita da questo tremendo lutto, un altro “bambino invisibile” starà per essere abbandonato alla sua sorte come il piccolo Andrea di 8 anni ritrovato il 23 dicembre a Carmagnola, mentre camminava da solo per strada al freddo e senza neanche un giubbotto. Abbandonato dalla madre di origine bosniaca, che vive in un campo nomadi a Chieri col suo nuovo compagno. Una madre che non lo vuole, che non vuole più prendersi cura di lui. Notizia terribile ma non senza precedenti se consideriamo che centinaia di minori stranieri non accompagnati vagano per le strade del Torinese. Molte le lettere e le telefonate al sindaco di Carmagnola da parte di famiglie che vorrebbero prendersi cura del bambino, richieste che ci portano ancora a credere e a sperare nella bontà del genere umano.