di Flavio Granata 2D
La mattina del 4 febbraio 2019 il campione brasiliano Douglas Costa è stato coinvolto in un incidente stradale sulla A4 in direzione Torino nei pressi di Santhià (Vercelli). Il giocatore non ha riportato nessuna ferita ma la sua Jeep Cherokee si è praticamente distrutta dopo lo scontro con una Fiat Punto, guidata da un 47enne. L’uomo a bordo della Punto non è stato così fortunato come Costa, infatti è stato trasportato subito all’ospedale di Biella per ricevere le cure mediche in codice giallo. Passata la paura per il botto in auto, Douglas è rientrato a Torino, ma non ha rinunciato alla trasferta parigina per celebrare i 27 anni dell’amico e compagno di Nazionale Neymar che aveva organizzato una serata particolare tutta in rosso. Tra gli invitati ovviamente tanti compagni di squadra tra cui anche Buffon e Verratti oltre ad uno scatenato Mbappé e un Dani Alves sempre eccentrico. D’altronde, come rifiutare l’invito ad una festa così? Durante i festeggiamenti non ha postato niente sui social, ma alcuni invitati hanno scattato delle foto che non hanno impiegato molto tempo per spopolare in rete. Quando uno dei dirigenti bianconeri ha visualizzato le foto ha avuto poco da divertirsi. E da qui nasce appunto il fastidio della società juventina che avrebbe preferito maggiore responsabilità da parte di Costa. Niente multa, ma la dirigenza si è fatta sentire e ha richiamato il giocatore chiedendo attenzione e comportamenti adeguati al club. Secondo alcuni il brasiliano non ha nessuna colpa perché si è allontanato da Torino nei due giorni di riposo concessi da Massimiliano Allegri il quale ribadisce: “ Ai ragazzi dico che è importante sapersi gestire dentro e fuori dal campo, i momenti per svagarsi ci sono e ci devono essere, ma nei momenti giusti. Siamo nel momento più importante della stagione e bisogna essere tutti al top dal punto di vista fisico e mentale”. Un tesserato nel suo giorno di riposo può giustamente fare quello che vuole, però la Juve comincia a tollerare sempre meno i modi di fare del calciatore che finisce per rendere al di sotto del suo potenziale.