di Riccardo Nuri –
“La vita personale, privata dell’individuo o della famiglia va rispettata e tutelata”.
Il diritto alla tutela della privacy dei dati personali è un diritto riconosciuto dalla Comunità Europea.
Ogni anno nel mese di febbraio proprio la Comunità Europea organizza un evento, il Safer Internet Day al fine di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie.
Quest’anno il motto era “Together for a better internet”.
La nostra scuola ha partecipato all’evento riflettendo soprattutto sul ruolo attivo che noi ragazzi abbiamo nella rete e sull’importanza di conoscerne tutte le insidie.
Da quando i nuovi media sono entrati nelle nostre case, nulla è più riservato e confidenziale. Il nostro modo di comunicare è cambiato, ci sono tanti social su cui imperversano foto, frasi e post di vita quotidiana che diventano di dominio pubblico. Ancora più grave quando si utilizzano tutte queste piattaforme on line per denigrare, offendere o prendere in giro amici e nemici.
Violazione della privacy e cyberbullismo, quindi, “camminano a braccetto”, oltrepassano la rete telematica e vanno spediti e spietati verso vittime ignare e impotenti.
Come poter proteggere l’irrinunciabile e necessario diritto alla vita privata ed evitare di sconfinare nella prepotenza e nell’abuso dei dati personali per scopi offensivi e oltraggiosi?
Per prima cosa bisognerebbe capire cosa e come condividere momenti di vita privata, sensibilizzare e educare tutti, in particolar modo i giovani, all’uso corretto degli strumenti telematici. Per cui ben vengano eventi come quello di ieri mattina, perché prevenzione e formazione sono i due elementi fondamentali per la sicurezza di ognuno di noi!
