di Francesco BINI, III B –
Il 27 Gennaio lo Stato Italiano ha istituito “La Giornata della Memoria” per ricordare la persecuzione degli Ebrei, la Shoa, avvenuta con l’emanazione delle leggi razziali, iniziata in Germania con il nazismo e continuata nei paesi occupati da Hitler, un dittatore che aveva ideato uno spaventoso progetto di eliminazione completa del popolo ebraico. E’ stata scelta questa data proprio perché il 27 Gennaio 1945 gli Americani entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz e liberarono gli ebrei costretti a lavori forzati disumani e a maltrattamenti fisici e morali. Proprio in questi giorni spesso si sente parlare in televisione di partecipazione a questo grande dolore, anche attraverso i discorsi del Presidente della Repubblica e del Consiglio in ricordo delle numerose vittime del nazismo, queste persone non hanno commesso niente di male, furono uccise solo perché erano Ebrei. I sopravvissuti hanno raccontato l’orrore di questa tragedia, le limitazioni a cui venivano sottoposti, in tale vicenda il rispetto umano è stato completamente calpestato e sopraffatto nella maniera più crudele. Abbiamo testimonianze anche di grandi personaggi della storia vittime di tutto ciò, come Anna Frank e Primo Levi. Anna Frank ha scritto il suo famoso diario raccontando tutte le terribili vicende e nonostante le varie atrocità, lei stessa sosteneva di avere grande fiducia nella bontà dell’uomo, anche Primo Levi, un uomo molto colto, ha scritto la sua testimonianza di crudeltà verso gli innocenti. Bellissima è la sua poesia “Se questo è un uomo” in cui si rivolge a coloro che non hanno vissuto questa tremenda esperienza, ci invita a riflettere sulla condizione di vita disumana di uomini e donne prigionieri nei campi di concentramento, descrivendo dettagliatamente alcuni particolari e ci invita fissare nel nostro cuore queste atrocità. Noi abbiamo il compito di sapere, capire, ricordare e quindi non dimenticare questo spiacevole episodio, anche per fare in modo che avvenimenti così crudeli non si verifichino mai più, proprio per questo è stato istituito il giorno della Memoria.