di Giacomo Carli, Emma della Vedova e Iris Mendez (classe 1^ B) – Desideriamo far conoscere la Festa della Madonna della Salute e del suo particolare significato che riveste per i veneziani. Per primo bisogna sottolineare che il Patrono di Venezia è San Marco che viene festeggiato il 25 aprile ma coincide con la festività Nazionale dell’Anniversario della Liberazione d’Italia e così il Comune ha scelto la data del 21 novembre come festività del Santo Patrono.
In questa data si venera la Madonna della Salute per ricordare l’estinguersi dell’epidemia di peste bubbonica del 1631 che aveva investito tutta l’Italia del nord. E’ la stessa peste raccontata dal Alessandro Manzoni ne ’’I Promessi Sposi’’.
La peste si era diffusa con l’arrivo di navi a Venezia piene di topi.
Viene tramandato che nel 1631 per far allontanare la peste da Venezia per tre giorni e tre notti vennero effettuate da tutta la popolazione continue preghiere e fu chiesta l’intercessione della Madonna alla quale sarebbe stata edificata una nuova chiesa.
I veneziani dopo che la peste si estinse rispettarono l’impegno votivo assunto con la costruzione della Basilica di Santa Maria della Salute che durò cinquanta anni su progetto dell’architetto Baldassarre Longhena.
Fu anche istituito che ogni anno fosse ripetuta la processione della Madonna della Salute in segno di ringraziamento, così ogni anno il 21 novembre, si rinnova il pellegrinaggio cittadino alla Madonna della Salute guidato dal Patriarca e dalle autorità civili della città.
Viene costruito un ponte provvisorio di legno appoggiato a delle barche sul Canal Grande che collega la ’‘Punta della Dogana’’ con ’’Santa Maria del Giglio’’ .
Il ’’Taglio del nastro del ponte Votivo’’ avviene l’otto novembre alle ore 11:00 dal Sindaco in presenza del Patriarca. Lo smontaggio avviene il 22 novembre.
Essendo una festività che raccoglie molti fedeli, le celebrazioni sono prevalentemente a carattere sacro e ciò avviene all interno della Basilica dove alle ore 17:00 si ascolta la messa “speciale” .
Fuori della Basilica sono allestite tante bancarelle con i dolci tipici veneziani e molte varietà di caramelle e non parliamone di zucchero filato! Ci sono anche dei venditori che hanno dei palloncini ad elio che hanno le sembianze di tutti i personaggi dei cartoni animati.
Questa particolare ricorrenza viene realizzata attraverso i seguenti cinque punti:
1° – E’ festa. Non é una festa soltanto religiosa ma è un giorno festivo anche per civili. Tutti a casa da lavoro. Venezia in questa data è unica: infatti si ferma per far rispettare la tradizione.
2°- Viene costruito un ponte. Si costruisce un ponte mobile provvisorio per consentire maggior accesso alla Basilica da Santa Maria del Giglio che arriva sino in Punta alla Dogana sopra al Canal Grande.
3° – Caccia del cero. La tradizione vuole che in questi giorni di novembre si svolga il pellegrinaggio alla Basilica della Salute per assistere ad una delle messe speciali che si susseguono per tutto il giorno e, allo stesso tempo, è usanza accendere un cero in memoria dei cari.
4° – Cosa si mangia?. Durante questa festività i veneziani sono soliti mangiare la ’‘castadina’’ che è un piatto antico a base di carne di montone stagionato, salato, affumicato ed usato per accompagnare una zuppa di verza, cipolla e bevendo vino.
5° – Pazienza. Se volete recarvi in Basilica, armatevi di pazienza, l’afflusso di persone per tutto il giorno è molto intenso. Ma l’atmosfera è eccezionale e vera, per passare il tempo si allestiscono banchetti di dolciumi che si affollano attorno al Campo della Basilica.
Speriamo che quest’articolo vi sia piaciuto e a tutti i veneziani: godetevi questa tradizionale festività!!!