//Ricordo della terribile strage a Nassiriya: morti 19 militari italiani per garantire la pace e la sicurezza

Ricordo della terribile strage a Nassiriya: morti 19 militari italiani per garantire la pace e la sicurezza

di | 2018-11-14T11:30:44+01:00 12-11-2018 12:03|Alboscuole|0 Commenti
di Davide Rinaldi (classe 3^C) – Il 12 novembre 2003, dalla base militare italiana irachena “Maestrale” di Nassiriya, alle ore 10:40, ore 8:40 in Italia, si udì un terribile scoppio. Un camion cisterna, guidato da 2 kamikaze e contenente tra i 150 e i 300 kg di esplosivo mescolato ad un liquido infiammabile, esplose davanti alla base provocando 28 morti, tra cui 19 italiani e 8 iracheni, e 58 feriti. A luglio di quell’anno, l’Italia partecipò all’operazione militare “Antica Babilonia” guidata dal Regno Unito che serviva per riportare e mantenere la pace nel nuovo stato iracheno. Questi uomini stavano cercando di aiutare la popolazione a ricostruire le loro case, a rifornirli di beni di prima necessità,  ovvero di cibo e acqua, a far esercitare i nuovi poliziotti locali per non farli cedere alla corruzione e a mantenere l’ordine pubblico. Carabinieri e militari avevano appena iniziato una nuova giornata per cercare di far rinascere l’Iraq, ma non sapevano che la morte li stava per raggiungere e portare via. Una domanda che si fecero tutti era: come mai non si era riuscito ad evitarlo? Infatti, i vertici della base “Maestrale” avevano assicurato tutti dicendo che l’esercito italiano era molto sostenuto dal popolo e i gruppi estremisti erano tenuti sotto stretta sorveglianza. Secondo un’ipotesi, poi confermata, di questo attacco era responsabile una cellula terrorista libanese la quale non poteva essere tenuta sotto controllo. I funerali si sono svolti a Roma, al Vittoriano, il 18 novembre 2003: in quella giornata una grande folla si riunì in chiesa per la commemorazione dei nostri connazionali morti per il loro alto senso del dovere.