//Vaccini sì, vaccini no: che ne pensa signor preside?

Vaccini sì, vaccini no: che ne pensa signor preside?

di | 2018-11-09T10:44:24+01:00 9-11-2018 10:37|Alboscuole|0 Commenti
Deborah Ferrari e Chiara Tavoloni – Nell’ultimo anno sono insorti pareri contrastanti in merito ai vaccini. L’opinione pubblica si è divisa praticamente in due. Girano, specie nella rete, voci insistenti che i vaccini trasmettano ai bambini le patologie che dovrebbero contrastare o che avrebbero effetti collaterali. I sanitari smentiscono tutto ciò e invitano le famiglie alla vaccinazione. Una legge dello Stato ha reso obbligatoria la presentazione delle idonee certificazioni da parte delle Asur, senza limitarsi all’autocertificazione. Ma molte famiglie non la pensano così. Sulla delicata questione abbiamo posto qualche domanda al nostro Dirigente, prof. Dennis Luigi Censi. – A che punto siamo con la certificazione delle vaccinazioni nel nostro istituto? Nei mesi scorsi la nostra segreteria ha richiesto alle famiglie la documentazione prevista dalla normativa. Successivamente c’è stato uno scambio di informazioni con l’ASUR. In seguito a questi controlli risulta che circa il 10% dei nostri studenti non sono in regola con le disposizioni relative alla comunicazione alle scuole dell’avvenuta vaccinazione o dell’eventuale esonero per motivi sanitari. – Cosa ne pensa dell’orientamento di una piccola parte dell’opinione pubblica e della classe politica che vorrebbe limitare la questione alla semplice autocertificazione? L’autocertificazione è un falso problema. La strutture sanitarie sanno chi è vaccinato e chi non lo è. – E’ giusto lasciare, secondo lei, la libertà di scelta ai famigliari se vaccinare o meno i loro figli, quando ciò può compromettere la salute dei compagni di classe? In una società strutturata gli individui che ne fanno parte hanno diritti e doveri. A volte ci si dimentica dei propri doveri. – Cosa è cambiato rispetto al passato, quando la vaccinazione era obbligatoria e ha salvato tanti bambini da terribili malattie, come per esempio la poliomielite? Sono cambiate molte situazioni, ma vorrei puntare l’attenzione su due aspetti che mi sembrano i principali. La prima considerazione è che il sistema delle vaccinazioni sta probabilmente pagando il prezzo del proprio successo. Molte persone hanno dimenticato, o per loro fortuna non sono a conoscenza, quale fosse la situazione sanitaria prima dell’avvento delle vaccinazioni e dei danni prodotti dalle malattie che abbiamo contrastato efficacemente con le vaccinazioni. La seconda considerazione è che molte persone confondono il concetto di democrazia con il concetto di verità, come se il diritto di esprimere un’opinione o enunciare una teoria fosse la condizione sufficiente per fornire a quella opinione o a quella teoria la necessaria correttezza scientifica.