di Claudia D’Errico–
Comincia la nostra avventura sul blog “Il punto quotidiano/Alboscuole, proposta educativo-didattica di giornalismo scolastico che abbiamo voluto abbracciare perché crediamo che la condivisione di esperienze, conoscenze, emozioni e obiettivi rappresenti realmente una modalità che consente a tutti di crescere nella consapevolezza che”insieme si può”. Ed è per questo che l’Istituto Comprensivo Assisi 2 si pone come obiettivo primario quello di mostrare come sia possibile, con armonia ed entusiasmo, suscitare interessi e finalità condivise.
Sì, la scuola al giorno d’oggi è così tanto maltrattata dalla continua esasperazione degli animi, svilita nel suo essere luogo di incontro, funestamente ridotta, in alcuni casi, a luogo di scontro, ma noi vogliamo impiegare tutte le nostre professionalità, le nostre competenze, le nostre passioni per far sì che non si debba ricorrere ai numerosi luoghi comuni che vogliono trasformare la scuola in un mero centro di raccolta.
Valorizzeremo sempre i nostri insuccessi, partiremo da quelli per lanciarci verso nuovi successi.
Il personale docente e non docente della scuola dà ufficialmente un caloroso benvenuto alla Dott.ssa Chiara Grassi che da quest’anno presterà la sua esperienza come Dirigente Scolastico reggente presso l’ Istituto.
Assicurare il diritto all’educazione ed all’istruzione è stato l’impegno della scuola nella seconda metà del secolo scorso, ma forse mai come oggi costituisce la sfida sulla quale si misurano le professionalità degli operatori scolastici tutti, a cominciare dal Dirigente Scolastico.
Al funzionario di un’Amministrazione scolastica burocratica che richiedeva atteggiamenti esecutivi, si sostituisce il “manager” di una “impresa”, quella educativa, tra le più difficili e le più cariche di responsabilità.
Al nuovo Dirigente Scolastico si richiedono conoscenze e competenze, ma queste non bastano.
Ciò che maggiormente qualifica il Dirigente Scolastico sono gli atteggiamenti, i suoi modi di essere, di vivere i problemi che deve affrontare e soprattutto promuovere senso di appartenenza e sentimenti di identificazione, di saper motivare le persone a partecipare all’organizzazione e al funzionamento dell’Istituto. La scuola, come tutte le organizzazioni, è innanzitutto un luogo di relazioni, un positivo clima educativo, un ambiente curato, sono le premesse perché tutti, a vario titolo in essa impegnati, traggano motivo di soddisfazione e senso di appartenenza.
Un gradevole ambiente di lavoro e di apprendimento sono basi irrinunciabili che docenti responsabili e preparati sanno perfettamente realizzare.
Siamo certi che lei saprà conservare il senso forte di fiducia, ottimismo, serenità, belle aspettative, perché saprà valorizzare pienamente le singole professionalità e soprattutto riuscirà ad infondere un senso di benessere, di tranquillità, di familiarità. Vogliamo provare quel senso di serena fierezza e soddisfazione di aver fatto bene il nostro lavoro.
Abbiamo avvertito il suo cuore pulsante nella grinta di “portiere difensore” della nostra squadra di calcio; siamo certi che saprà far sentire tutti valorizzati e motivati; insieme, ognuno per le proprie competenze, sapremo collaborare pienamente consapevoli dell’importanza e della responsabilità del compito e della “missione” a cui, con l’operato, tutti siamo chiamati: formare i futuri cittadini, uomini e donne creativi e liberi che siano capaci di affrontare lealmente, domani, tutte le sfide quotidiane della vita e generare una comunità civile e responsabile.
Le nostre programmazioni sono articolate in complessi progettualità e piani di lavoro e ci perdiamo dietro tante voci, contenuti, finalità, obiettivi, metodologie, strumenti e valutazioni, tutto sembra pianificato e prevedibile e poi entri in classe e tutto cambia, tutto si complica o si stempera, si moltiplica in una miriade di sfumature più intense o più labili e sfuggenti, un ordito che ha bisogno di un ordine e anche di libera espressione, di una trama chiara e anche di vividi tocchi di colore.
L’augurio per tutti che questo anno scolastico sia contraddistinto dalla vivacità dei colori e dall’espressione che ognuno di noi è in grado di donare.
Terminiamo prendendo in prestito le parole del testo di una canzone della Pausini:
“…benvenuto a chi sorride, a chi lancia sfide
e a chi scambia i suoi consigli coi tuoi
benvenuto a un nuovo anno per noi
a un anno di noi”.