//Donna Filumena

Donna Filumena

di | 2018-11-02T12:07:56+01:00 30-10-2018 21:40|Alboscuole|0 Commenti
di Cristian D’Intino (classe I^ G) – Il nove ottobre, con la mia classe, sono andato al teatro “Fenaroli”, dove ho assistito allo spettacolo dell’Anffas, intitolato “Donna Filumena”. La commedia è tratta da un’opera di Edoardo De Filippo e racconta di Filumena Marturano, donna con un passato da prostituta, che si finge moribonda per farsi sposare da don Mimì, un uomo ricco, per dare un padre ai suoi figli. Anche se il matrimonio viene annullato, alla fine Filumena riuscirà nel suo intento, rivelando che uno dei suoi tre figli è di don Mimì. Assistere allo spettacolo, insieme ai miei compagni, mi ha provocato diverse emozioni. La scena in cui donna Filumena e don Mimì stavano litigando perché lei lo aveva ingannato fingendosi morta e, così, facendosi sposare, mi ha angosciato. Infatti, non sopporto le liti e considero triste che una persona ricorra a questi stratagemmi per ottenere la vicinanza di un altro essere umano. In diversi momenti la recitazione mi ha molto divertito, soprattutto quando i personaggi, parlando in dialetto napoletano/lancianese, si scambiavano battute offensive. Per esempio, quando don Mimì era tutto arrabbiato con Filumena e le urlava: ”Brutta schifosa !” oppure “J ta ccide !!”. Inoltre, la scena in cui Filumena rivela di avere tre figli, di cui uno, di don Mimì, mi ha profondamente sconvolto e fatto capire il motivo per cui la protagonista ha studiato lo stratagemma per sposare don Mimì. Infine mi sono commosso per la conclusione della storia perché, dopo una vita di sofferenza i protagonisti si sono riappacificati e hanno deciso di formare insieme una famiglia. Ma l’emozione più grande è stata quella di vedere recitare questa commedia da persone disabili. Mi ha fatto molto piacere che persone con problemi diversi di salute si siano divertite ed abbiano saputo interpretare i ruoli e i personaggi di uno spettacolo di una certa difficoltà. Soprattutto mi ha reso molto felice vedere la soddisfazione di queste persone quando ricevevano gli applausi del pubblico.