di D’Antonio Carmela e Petagna Antonella (2^E) – Nella settimana didattica compresa tra il 20 ed il 26 ottobre abbiamo svolto dei lavori sull’opuscolo dedicato della Costituzione Italiana “C come Costituzione – un lessico per la democrazia” di Claudia Giordano. Della Carta costituzionale abbiamo letto alcuni articoli. Come l’articolo 3, dove c’è scritto che ogni cittadino è uguale di fronte alla legge a prescindere da sesso, cultura, religione, o qualsiasi altro elemento che ci rende diversi gli uni dagli altri. Inoltre, abbiamo riflettuto su un brano di Piero Calamandrei, estrapolato dal suo discorso sulla Costituzione. Un passo in cui Calamandrei spiega quanto provi rammarico ogni volta che gli viene detto che la politica è inutile o che non ci riguarda. Noi pensiamo che la Costituzione sia fondamentale per la nostra vita in seno alla comunità, anche perché essa porta con sé il sangue di tutte le persone che si sono battute per averla e hanno lasciato la famiglia e, non di rado, sacrificato la vita per la Patria. Inoltre, abbiamo parlato delle monarchie e delle repubbliche, cercando di tessere un parallelo tra ieri e oggi, tra Storia, Geografia, Cittadinanza. Abbiamo citato numerose volte la “COSTITUZIONE” e la sua storia: noi pensiamo che essa debba essere conosciuta da tutti in modo approfondito per poter essere vissuta e difesa. Nel 1955 Calamandrei disse a una classe di giovani universitari “SE VOI VOLETE ANDARE IN PELLEGRINAGGIO DOVE E’ NATA LA VOSTRA COSTITUZIONE, ANDATE SULLE MONTAGNE DEVE CADDERO I PARTIGIANI, NELLE CARCERI DOVE FURONO IMPRIGIONATI, NEI CAMPI DOVE FURONO IMPICCATI. DOVUNQUE E’ MORTO UN ITALIANO PER RISCATTARE LA LIBERTA’ E LA DIGNITA’, ANDATE LI’, O GIOVANI, COL PENSIERO PERCHE’ LI’ E’ NATA LA NOSTRA COSTITUZIONE”.Della settimana della lettura, pensiamo sia stata un’esperienza stupenda, la cui ciliegina sulla torta è stata l’incontro in aula magna con Eduardo Scotti, un giornalista della testata LA REPUBBLICA. È incontrandolo, ascoltando il suo intervento appassionato, lasciandoci coinvolgere in una spiegazione fatta di storia ed attualità che ci siamo convinti che da ora in poi sapremo leggere sempre meglio la realtà che ci circonda.