Ascolta il Poeta perché ama la pace.
Ripudia la guerra, ti dice il Poeta.
(Il Pensiero del Poeta, Damiano Salerno)
Come si può diffondere un messaggio all’intera umanità partendo da una piccola scuola di un’antica colonia arbëreshë? È questa la domanda che si sono posti i docenti e gli alunni della Scuola Primaria di Santa Caterina Albanese (CS) lo scorso 18 Dicembre, quando, in occasione della manifestazione di Natale, hanno urlato a gran voce la necessità di educare piccoli e adulti alla Pace.
Per farlo bisogna imparare a considerare l’incontro con l’altro come un’avventura esistenziale di valorizzazione reciproca, di ampliamento delle prospettive culturali, dove la differenza è sempre portatrice di novità, di cambiamento, di crescita.
Un impegno non estraneo a questa piccola comunità della valle dell’Esaro, nella quale più di cinque secoli fa si stabilì una piccola comunità appartenente alla minoranza etno-linguistica di italo-albanesi in fuga dopo la morte dell’eroe albanese, G. C. Scanderbeg, che fino ad allora aveva difeso la nazione dalla dominazione turco-ottomana.
Da diversi anni ormai, la comunità è interessata da un nuovo fenomeno migratorio e si impegna a garantire l’inclusione di adulti e bambini stranieri, solitamente provenienti dal Marocco, i quali partecipano attivamente alle attività proposte all’interno del paese. Allo stesso tempo, l’intera collettività si dedica alla valorizzazione di lingua, costumi e tradizioni albanesi, come la Vallja, l’antica danza arbëreshë che celebra l’eroe nazionale, e gli abiti tradizionali indossati in diverse ricorrenze e manifestazioni.
Il tema della Pace, ribadito nei suoi versi dal poeta Damiano Salerno, residente anch’egli a Santa Caterina, ha rappresentato il filo conduttore dell’intera manifestazione, a partire dal canto iniziale, che i bambini hanno eseguito accompagnati con la chitarra da un insegnante di sostegno e con la tastiera del genitore di un alunno. Lo spettacolo è continuato poi con balli e canti a tema natalizio per concludersi con “un’edizione speciale del TG”. Proprio durante il notiziario gli alunni della classe quinta, nelle vesti di giornalisti, hanno intervistato i compagni più piccoli, ponendo loro una semplice domanda: “Cosa desiderate?”. Le risposte sono state diverse, dal porre fine alla fame nel mondo alla lotta verso ogni discriminazione.
Il messaggio di Pace rivolto ai genitori presenti, inclusi il primo cittadino del paese, è stato trasmesso in lingue diverse: inglese, francese, arbëreshë, con l’obiettivo di abbracciare quante più persone possibili, quante più culture presenti sul nostro Pianeta.
Infine gli alunni, insieme agli insegnanti si sono riuniti in un grande cerchio e, sulle note di Imagine di John Lennon, hanno chiesto a tutti di allearsi nella realizzazione di un mondo senza possesso, senza scontri, un mondo in cui regni la condivisione tra gli individui.
La speranza di alunni e docenti di Santa Caterina Albanese è che questo Natale possa rappresentare un inno alla fratellanza tra i popoli, un mezzo attraverso cui diffondere un messaggio di unione e uguaglianza, che oggi suona più che mai attuale.
Forse, dovremmo seguire le parole dello scrittore Gianni Rodari e prendere come esempio la Luna, il nostro unico satellite, il quale, a differenza di noi uomini, non sceglie chi illuminare, ma regala a tutti la sua luce, con la fiducia che qualcuno ascolti il suo silenzioso grido di speranza.
[A cura dei docenti della Scuola Primaria di Santa Caterina Albanese, I.C. Fagnano Castello-Mongrassano]
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