Di Emma Altieri, Cecilia Rinaldo, Pierpaolo D’Agostino, Pietro Immediata, Gaia Faccenda, Simona Messineo della classe 2^E – Nel mondo della musica, ci sono momenti che non solo segnano un’epoca, ma cambiano il corso della storia, dimostrando che l’arte può essere uno strumento potente per affrontare problemi globali. Band Aid e Live Aid sono due esempi di come il potere della musica possa unire il mondo per una causa umanitaria.
Nel 1984, il cantautore irlandese Bob Geldof, leader del gruppo Boomtown Rats, e il musicista Midge Ure degli Ultravox, vennero a conoscenza della grave carestia che stava devastando l’Etiopia. Decisero di riunire alcuni dei più grandi artisti britannici e irlandesi dell’epoca per registrare una canzone benefica.
Il brano, “Do they know it’s Christmas ?”, fu scritto in pochi giorni e registrato il 25 novembre 1984.
A questa registrazione hanno partecipato grandi artisti degli anni ’80 tra cui Bono Vox, George Michael, Sting , Phil Collins e molti altri. Il singolo fu un successo immediato, vendendo milioni di copie e raccogliendo fondi per combattere la fame in Etiopia. Il titolo della canzone, si basa sulla consapevolezza del Natale in una regione colpita dalla miseria. L’impatto fu notevole! Infatti raggiunse il primo posto nelle classifiche di diversi paesi, raccolse oltre 8 milioni di sterline solo nei primi mesi e ispirò altre iniziative benefiche musicali in tutto il mondo, come “We Are the World” negli Stati Uniti. Sull’onda del successo di Band Aid, Bob Geldof decise di ampliare il progetto, organizzando uno dei più grandi eventi musicali della storia: il Live Aid. Il Live Aid fu un concerto benefico globale, trasmesso in diretta televisiva, che si svolse il 13 luglio 1985 nelle due location principali: il Wembley Stadium di Londra e il John F. Kennedy Stadium di Philadelfia. Parteciparono contemporaneamente anche altre città in tutto il mondo. L’obiettivo era sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla crisi umanitaria in Etiopia e raccogliere fondi per fornire cibo, medicina e assistenza alle popolazioni colpite. Leggendaria fu l’esibizione dei Queen, considerata uno dei migliori spettacoli live di sempre. Ma memorabili furono anche le performance degli U2, David Bowie, Led Zeppelin, Elton John, Paul McCartney, Madonna e molti altri. Una curiosità: Phil Collins suonò in entrambi gli stadi, volando in Concorde da Londra a Filadelfia.
Il Live Aid fu visto da circa 1,9 miliardi di persone in 150 paesi, quasi il 40% della popolazione mondiale. Riuscì a raccogliere oltre 127 milioni di dollari per l’assistenza umanitaria. Band Aid e Live Aid non furono solo eventi di beneficenza, ma catalizzatori di un nuovo modo di concepire l’attivismo sociale attraverso l’arte. Dimostrarono che la musica poteva non solo intrattenere, ma anche educare, sensibilizzare e mobilitare risorse per affrontare problemi globali. Per i 40 anni di “Do They Know It’s Christmas?” è stata pubblicata una nuova versione che unisce gli artisti che si sono esibiti nelle diverse edizioni del progetto, replicato nel 2004 e nel 2014, mettendo accanto artisti di epoche diverse e anche le voci degli stessi artisti in diverse fasi della loro carriera. Tre diverse generazioni di artisti insieme per chi ha bisogno.