Antonio Calabrese Classe 2A Sc. Sec. I gr Plesso Calò
Il 5 novembre 2024 il nostro Istituto Comprensivo Calò\Deledda\San G. Bosco ha avuto l’onore di ospitare la dottoressa Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino, morto nella strage di Via D’Amelio il 19 luglio 1992.
La manifestazione dal titolo “Tra Memoria e Impegno” è iniziata con alcuni brani musicali suonati dall’orchestra della nostra scuola, che perfettamente diretta dai professori di Musica, hanno suonato l’Inno Nazionale di Mameli, l’Inno alla Gioia e Imagine dei Beatles.
La giornata è stata molto emozionante e ricca di riflessioni. È stato, però, interessante tutto il lavoro che ci condotti alla manifestazione finale: abbiamo visto film, video e interviste che ci hanno fatto capire chi fosse realmente Paolo Borsellino e abbiamo avuto modo di immaginare quale fosse il clima che si respirava in una Procura corrotta, come quella di Palermo.
Una frase famosa del magistrato Borsellino era: “Eliminare il puzzo del compromesso morale e veder trionfare il fresco profumo di libertà”. E’ da questa frase che ho notato il sottile collegamento che c’è tra il bullismo e la Mafia: deridere un proprio compagno, farlo sentire diverso, isolandolo con piccoli o grandi ricatti, non è poi così distante dalle dinamiche dei gruppi criminali. Anche Paolo Borsellino si sentiva solo in quella grande e ostile Procura, che è stata complice indiretta del suo omicidio.
Fiammetta Borsellino ci ha detto che da anni si impegna a portare la memoria e la testimonianza di suo padre e di tutte le vittime della Mafia nelle scuole, perché, per lei, noi giovani dobbiamo crescere con la consapevolezza e il senso di giustizia. Grazie a questi incontri lei trasmette ai ragazzi valori fondamentali, come il rispetto della legalità e la conoscenza della criminalità organizzata. Per lottare contro la mafia, bisogna partire da noi ragazzi, perché molto spesso le organizzazioni criminali cercano nei minori nuove reclute, facilmente attratte da facili, ma illeciti guadagni. L’istruzione, ha aggiunto, è ciò che più spaventa la mafia.