a cura delle classi seconde del plesso “Patrono d’Italia” in occasione del G7 Umbria.
In occasione dell’evento internazionale del 14 ottobre, “G7- Inclusione e
Disabilità”, tenutosi ad Assisi, i bambini delle classi seconde della scuola
primaria “Patrono d’Italia” hanno affrontato il tema importante della diversità.
Questa infatti, è un valore fondamentale in ogni ambiente educativo, perché
non solo arricchisce l’esperienza di apprendimento, ma promuove l’empatia e
prepara gli studenti a vivere in un mondo globale.
Nella scuola, la diversità si manifesta in molte forme: differenze culturali,
linguistiche, religiose, di genere e abilità diverse. Queste differenze offrono
opportunità uniche per imparare da prospettive multiple.
E per affrontare questo argomento così delicato, ma al tempo stesso a tutti noi
conosciuto, quale migliore strumento dell’albo illustrato “Ali di lana”?
La storia, molto toccante, segue il viaggio di una piccola fatina di nome Dodo,
nata senza ali, che trova conforto e avventura in un paio di ali di lana fatte dalla
nonna. È una storia di coraggio, diversità e di aiuto reciproco perché la
bambina-fata non avendo le ali per volare, si sente diversa da tutte le sue
compagne.
Purtroppo però le ali di lana sono scomode, si impigliano ovunque, sono pesanti
e non le permettono di spiccare il volo come vorrebbe. Le altre fate la prendono
in giro, ma Dodo non si arrende e prova a lanciarsi per vedere se le ali
crescono all’improvviso. Mentre precipita nel vuoto, in suo aiuto arriva una
farfalla, simbolo dell’importanza dell’amicizia che ci salva da un mondo a volte
ingiusto e da quel giorno le due diventano inseparabili, tanto che la farfalla
compensa la diversità della fatina.
Anche se nata senza ali, Dodo alla fine spiccherà (a modo suo) il volo. Perché,
come dice sua nonna, “basta il coraggio, un buon amico e delle braccia forti per
arrivare in alto”.
Dopo la lettura, i bambini si sono immedesimati nel personaggio dell’albo e
hanno avuto la possibilità di creare, attraverso l’immaginazione e il disegno,
delle ali per sé stessi oppure un aiutante che li avrebbe portati in alto.
L’immaginazione ha tirato fuori delle idee molto originali e creative…da chi si è
disegnato tenuto in volo da tanti uccellini a chi invece ha creato delle ali da
pipistrello…insomma, ognuno di loro per un momento è potuto volare con le ali
della diversità.
Dunque questo è il messaggio che si è voluto trasmettere ai nostri alunni, che
nonostante possiamo sentirci diversi, se abbiamo qualcuno che riesce ad
abbracciare le nostre differenze, possiamo volare in alto.