//El dia de los muertos Di Marta Urru 4DB Linguistico spagnolo

El dia de los muertos Di Marta Urru 4DB Linguistico spagnolo

di | 2024-10-24T11:31:12+02:00 24-10-2024 11:31|Alboscuole|0 Commenti
El dia de los muertos, che significa “giorno dei morti”, è una festa annuale celebrata in Messico e in alcuni Paesi vicini. Ha origini molto antiche che provengono dalla Mesoamerica, prima della conquista del Messico da parte dei conquistadores spagnoli. Si tratta di una celebrazione indigena delle popolazioni precolombiane come Toltechi, Aztechi, Maya, Purépecha e Totonaca, per affrontare e vincere l’incertezza e la paura che l’essere umano continua a provare nei confronti della morte. Il dia de los muertos in Messico si svolge dal 31 ottobre al 2 novembre. Molte famiglie creano un altare in memoria dei loro cari defunti nelle proprie case. Questo altare non è solo un luogo dove si posano offerte, ricordi, doni e fotografie, ma simboleggia un collegamento tra la vita e la morte, infatti ogni altare deve avere alcuni precisi elementi:
  • il papel picado, una carta velina perforata e ritagliata con disegni di scheletri, per rappresentare il vento;
  • i colori giallo e viola per evocare la dualità tra vita e morte;
  • le candele, simbolo del fuoco;
  • i semi di mais, di cacao o di altre coltivazioni per rappresentare la terra.
Sull’altare, poi, vengono disposte le pietanze preferite dei defunti e il pan de muertos e si lasciano lì per tutta la notte. Secondo la tradizione, gli spiriti dei morti assaggeranno il cibo preparato per loro. Si possono trovare altari anche negli edifici pubblici oppure nelle piazze e si portano fiori sulle tombe dei defunti. In più, si inventano e si scrivono filastrocche, le calaveritas che affrontano il tema della morte in modo divertente e giocoso. Esse parlano di Calavera Catrina, un’elegante signora scheletrica con un cappello a tesa larga, adornato di fiori, che fece la sua prima apparizione in epoca azteca come Mictecacihuatl, la dea regina degli Inferi, Signora della Morte, protettrice delle ossa dei defunti. La Catrina, che rappresenta l’aspetto macabro della morte e l’eleganza e la gioia di vivere, è un ponte tra il passato e il presente del Messico, un modo per ricordare le proprie radici in un mondo in rapido cambiamento. Spesso il dia de los muertos viene scambiato per la festività di Halloween, ma in realtà ci sono tre differenze sostanziali. Le due ricorrenze non cadono nello stesso giorno; Halloween vede gli spiriti come creature malevole e spaventose mentre el dia de los muertos li accoglie con gioia, perché li riconosce come membri della famiglia che tornano a fare visita ai vivi una volta all’anno. Inoltre la festa di Halloween è da sempre basata sui colori scuri, mentre el dia de los muertos è ricco di colori vivaci come quelli dei costumi, del make-up e degli addobbi tradizionali. Se ti capita di essere in Messico durante il dia de los muertos è d’obbligo assaporare il “pan de muertos”, un soffice pane profumato all’arancia o al limone ricoperto di zucchero. Questo dolce si può trovare facilmente in panetterie, caffè, mercati o anche per strada. È consigliabile avere con sé alcune caramelle, poiché i bambini del posto verranno sicuramente a chiederle. Inoltre, se si desidera, ci si può travestire. Le donne possono indossare un vestito nero con una corona di fiori, mentre gli uomini possono optare per un abito elegante in tonalità scure.