L’alcolismo è il consumo problematico dell’alcool che può evolversi in una patologia cronica. Il consumo elevato di alcool porta a una maggiore tolleranza e può provocare sintomi di astinenza. L’uso e l’abuso dell’alcol possono variare notevolmente da individuo a individuo, influenzati da fattori genetici, fisici e di genere. Mentre il consumo moderato può sembrare innocuo, l’eccesso e la dipendenza possono portare a problematiche gravi. Esistono due tipologie di abuso alcolico. L’abuso acuto consiste nel bere una grande quantità di alcol in una singola volta, l’abuso cronico rappresenta l’abitudine di consumare eccessive dosi di alcol in modo costante nel tempo. Chi soffre di alcolismo affronta una dipendenza incontrollabile che va oltre l’ubriachezza occasionale che impedisce a chi ne soffre di gestire il rapporto con l’alcol in modo sano e di astenersi dal consumarlo. L’abitudine al bere porta a sviluppare tolleranza, dipendenza e astinenza. La dipendenza da alcol può compromettere la salute fisica, l’organismo e l’aspetto sociale. L’abuso di alcol può causare danni psicologici e alterare progressivamente la personalità dell’individuo. Segnali evidenti di una condizione di dipendenza sono: la tendenza ad allontanarsi dalle proprie responsabilità, la propensione all’autodistruzione e la negligenza verso la cura della propria persona. Da un punto di vista cerebrale i danni più comuni sono il deficit dell’attenzione e della concentrazione, i disturbi della memoria, la difficoltà nelle capacità di problem solving o alterazioni visibili con strumenti di neuroimaging. I danni da dipendenza da alcol si possono manifestare con sintomi come psicosi, deliri e allucinazioni. I disturbi mentali patologici già presenti o latenti nell’individuo come depressione, schizofrenia o sindrome bipolare, possono essere aggravati dall’abuso di alcool. Tra i motivi che portano a sviluppare questa dipendenza ci sono i fattori di rischio di tipo genetico, sociale e psicologico che possono aumentare le probabilità di svilupparla. Uno dei fattori più possibili è la familiarità. Per familiarità si intende la predisposizione genetica a sviluppare dipendenza. Persone con genitori che hanno una dipendenza dall’alcol hanno il 30% di probabilità in più rispetto agli altri di sviluppare e in un certo senso “ereditare” una forma di alcolismo. Anche il consumo eccessivo di alcol fin dall’adolescenza facilita l’espressione dei geni associati al rischio di sviluppare una dipendenza. Sviluppare i sintomi della dipendenza da alcol nel tempo può essere dovuto anche al contesto sociale in cui si vive, caratterizzato da determinate pressioni che possono spingere a consumare alcool. Tra i fattori di rischio ci sono anche ragioni di tipo psicologico. Infatti, l’alcool, grazie alle sue proprietà psicoattive, può essere utilizzato impropriamente come rimedio per disturbi dell’umore come l’ansia, forme di depressione e stati di stress elevati. Anche i traumi infantili possono portare a sviluppare forme di dipendenza, compresa la dipendenza da alcool. I comportamenti di abuso, in questi casi, possono essere eliminati seguendo opportune terapie farmacologiche sotto la supervisione di uno specialista o avviando un percorso psicoterapeutico per cercare di identificare e trattare la causa della dipendenza.