L’Erasmus è un programma dell’Ue che ha trasformato la vita di molti studenti arricchendo le loro esperienze culturali e sociali soprattutto nel mondo lavorativo, scolastico e sportivo. Ha aiutato più di 4 milioni di persone a studiare e a formarsi all’estero, incoraggiandoli ad acquisire nuove lingue sin dalla tenera età.
Tra le varie esperienze Erasmus, quest’anno c’è ne è stata una particolarmente significativa.L’ Escuela de Educación Infantil La Julianita della città di Aracena, al fine di favorire la comunicazione sin dai primi anni di vita, ha esteso l’occasione di un significativo scambio culturale a bambini della scuola dell’infanzia. Otto bambini (3-6) anni, accompagnati da un genitore ciascuno e da tre insegnanti, sono partiti per un’esperienza unica di una settimana di attività nella scuola dell’infanzia comunale Grosso nel Quartiere Navile, a Bologna.
Tante sono state le attività svolte durante questa mobilità: dall’esplorazione della città con passeggiate nel verde, visite al teatro e ai musei ,tantissimi laboratori creativi.
Anche se non a tutti questa iniziativa può sembrare una buona idea, l’Erasmus è comunque un’esperienza che offre numerose opportunità. Confrontarsi con nuove culture e tradizioni , permette di aprire gli orizzonti, aiutando gli studenti a uscire dalla loro piccola e rassicurante realtà e a scoprire altri mondi.
Negli ultimi anni L’ITCG Loperfido-Olivetti di Matera ha organizzato numerose mobilità in giro per il mondo: dalla Francia al Portogallo, fino ad arrivare alla Finlandia.
Catapultarsi in una nuova realtà non è sempre semplice.Non è immediato adattarsi ad una nuova cucina, ad una lingua poco conosciuta e ad abitudini che al primo impatto possono persino sembrare stravaganti senza il conforto della propria famiglia e senza luoghi noti nei quali potersi rifugiare.Ma proprio questo è il bello: affrontare nuove sfide che favoriscono lo sviluppo dell’autonomia e la capacità di adattamento.
I bambini di Aracena diventeranno sicuramente degli studenti aperti, capaci di accogliere e incapaci di discriminare. Crederanno in una Europa dei popoli e dei diritti umani non solo per averne studiato i principi tra i banchi di scuola ma anche per averli praticati e vissuti insieme a tanti loro coetanei. Le esperienze indimenticabili nelle quali sarà stato facile e inevitabile instaurare nuovi legami li avranno resi cittadini europei, o meglio, cittadini del mondo.
Angelica Mongelli
Alessia Loschiavo
Emily Papapietro