//La Globalizzazione Claudia Tugulu 3DB Linguistico spagnolo

La Globalizzazione Claudia Tugulu 3DB Linguistico spagnolo

di | 2024-05-07T07:59:33+02:00 7-5-2024 7:59|Alboscuole|0 Commenti
La globalizzazione è il frutto di un processo di integrazione tra i paesi del mondo a livello principalmente economico, ma con grande influenza anche sul settore politico, tecnico scientifico, sociale, culturale dove mercati, produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare vengono connessi su scala mondiale grazie ad un continuo flusso di scambi che li rende interdipendenti e tende a unificarli. La globalizzazione si afferma grazie alla facilità di trasporto di merci e persone, allo sviluppo del settore dei servizi e in particolar modo attraverso una fitta rete di comunicazione via internet dove si svolgono operazioni finanziarie e commerciali anche attraverso i social network. L’insieme di ciò dà origine ad un vero e proprio mercato globale che ha cambiato e tutt’ora ha effetti sul mondo del lavoro. Grazie alla globalizzazione abbiamo uno straordinario arricchimento culturale basato sulla circolazione di merci e beni culturali provenienti da tutto il mondo. Inoltre abbiamo una conquista maggiore di diritti umani nei paesi in via di sviluppo che seguono il modello dei paesi industrializzati. Anche lo scambio di conoscenze non è da sottovalutare, basti pensare allo scambio di informazioni scientifiche che oggi si diffondono più rapidamente grazie all’utilizzo di internet e della lingua inglese. Per quanto riguarda ai vantaggi economici, la globalizzazione ha favorito l’apertura di ogni paese ai commerci mondiali, permettendo l’introduzione di nuove tecniche di produzione e facilitando anche la ricerca del lavoro. Come ci sono persone che credono che la globalizzazione porti uno straordinario arricchimento culturale, ce ne sono altre che credono l’esatto opposto. C’è chi sostiene che la globalizzazione porti all’impoverimento culturale poiché alcuni paesi tendono ad assimilare la cultura di altri grazie ai lori prodotti culturali. Inoltre si registrano mutamenti linguistici. La lingua veicolare è ormai l’Inglese parlata da tre quarti della popolazione mondiale. Il suo predominio deriva dalla forza economica statunitense e dall’uso come seconda lingua nell’economia. Quindi, secondo alcuni studiosi, molto presto la lingua inglese prenderà il posto di altre lingue che in seguito scompariranno. Le cause della scomparsa delle lingue sono: l’omogeneizzazione dei mass media realizzati in una lingua dominate; le migrazioni che conducono i figli ad abbandonare la lingua dei genitori; la nuova struttura di mercato che richiede l’uso dell’inglese e la diffusione di ideologie che non ritengono il plurilinguismo un valore da tutelare. Anche l’emigrazione causa perdita di identità culturale, causata dal fatto che trasferendosi in un altro paese si tende a tralasciare, talvolta sino a dimenticarle, le proprie culture e tradizioni per acquisire tradizioni legate al paese dove si vive. Anche i rischi economici e sociali sono consistenti, basti pensare alle maggiori compagnie di mercato che prendono il posto delle compagnie locali, causando il fallimento degli operatori economici del luogo. Ciò non solo causa crisi, ma anche la perdita di coltivazioni di piante locali. In ultima analisi la ricerca di profitti maggiori da parte delle aziende causa lo spostamento della produzione nei paesi dove la manodopera costa meno, aumentando la disoccupazione nei paesi più sviluppati e lo sfruttamento in quelli meno sviluppati. Contro gli effetti negativi della globalizzazione a Seattle si sono sviluppati, a partire dal 1999, movimenti No Global o anti-globalizzazione, che hanno organizzato proteste in occasione delle riunioni dei capi di stato delle principali economie, in cui si concordano le politiche economiche mondiali.