//La voglia disperata di scomparire Dna: disturbi della nutrizione e alimentazione Di Antea Piras 3DB (Linguistico-spagnolo).

La voglia disperata di scomparire Dna: disturbi della nutrizione e alimentazione Di Antea Piras 3DB (Linguistico-spagnolo).

di | 2023-12-09T16:28:48+01:00 9-12-2023 16:28|Alboscuole|0 Commenti
L’anoressia, la bulimia nervosa e l’alimentazione incontrollata sono dei veri e propri mostri che lacerano la mente dei giovani e non solo. Sono disturbi del comportamento alimentare che in particolare colpiscono ragazze giovani che se prima miravano ad un raggiungimento dei canoni di bellezza, col passare del tempo accentuano una situazione di malessere e disagio, di lento annullamento del corpo e quindi della persona stessa. L’etimologia della parola anoressia significa perdita dell’appetito, non proprio adeguato poiché, le persone che soffrono vorrebbero mangiare ma rifiutano di ingerire alimenti per paura di ingrassare. Esistono due tipi di anoressia: l’anoressia restrittiva e l’anoressia con abbuffate e conseguente eliminazione del cibo. L’anossia restrittiva è quella ipocalorica in cui i cibi che fanno ingrassare vengono evitati; è presente quindi un controllo massimo sull’alimentazione. L’anoressia con abbuffate seguite da vomito sono dovute ad un’ingestione eccessiva di cibo e ad una successiva eliminazione di quest’ ultimo attraverso vomito autoindotto o “grazie” a diuretici e lassativi. L’anoressia nervosa è aumentata in modo particolare in questi ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia. Le vittime colpite sono in prevalenza donne in numero circa 10 volte superiore agli uomini, in modo particolare donne tra i 15 e i 19 anni. In alcuni casi, ben più rari, l’anoressia può comparire verso l’età infantile o dopo la menopausa. Vi sono diversi sintomi o segnali che possono farci capire se una persona soffre di questa patologia: sintomi gravi di tipo fisico, ipotermia, secchezza della cute, prurito cutaneo. I segnali comportamentali più frequenti sono: il cambiamento delle abitudini alimentari, la chiusura di tutte le relazioni sociali, l’aumento attività fisica. Vorrei portare l’attenzione su un bellissimo progetto cui ha aderito anche la Asl Ogliastra, grazie alla coordinatrice del gruppo, la psichiatra Debora Lampis, e alla supervisione clinica della dottoressa Claudia Abate, attivando un ambulatorio dedicato alla cura di questo disturbo. È un servizio di aiuto che viene in soccorso delle persone che soffrono di anoressia e bulimia. È formato da un’equipe multidisciplinare costituita da uno psichiatra, uno psicologo-psicoterapeuta, un infermiere, un terapista della riabilitazione psichiatrica, un assistente sociale e un medico nutrizionista che garantisce interventi ben strutturati e percorsi riabilitativi con il coinvolgimento delle famiglie e della rete sociale dei pazienti.